La possibilità di realizzare l’avrebbe comportato
una boccata d’ossigeno per le aziende locali, soprattutto quelle del
settore edile, offrendo al Molise anche l’opportunità di un collegamento
idoneo alla principale rete viaria italiana. Questi i motivi principali
dell’idea stessa di realizzare l’opera che collegasse Termoli a San
Vittore del Lazio per un tragitto più comodo e veloce tra l’Adriatico e
il Tirreno. A prescindere dalla condivisione o meno dell’opera, resta il
fatto che alla nostra regione veniva data la possibilità di investire
in infrastrutture aiutando il settore edile nel suo momento, forse più
difficile, dal punto di vista economico. Oggi, inoltre, i fatti legati
al terremoto pongono alcune strutture stradali strategiche, vedi il
Ponte del Liscione, come opera da monitorare costantemente e vedono i
collegamenti interni regionali, come importanti e imminenti problemi da
risolvere. In questo quadro, la programmazione delle opere
infrastrutturali, necessarie e anche urgenti per la viabilità regionale,
non possono, a mio avviso, prevedere progetti irrealizzabili, per
questo condivido pienamente l’idea dell’Assessore regionale ai lavori
pubblici, Vincenzo Niro, di proporre alternative idonee sia alle
criticità presenti sulla viabilità interna che quella di indicare,
seppur con minori ambizioni rispetto al progetto originario, la
realizzazione di un’arteria viaria tecnicamente ed economicamente, più
vantaggiosa rispetto al progetto originario dell’Autostrada. Per questo
ritengo giusto pensare una strada il cui compimento possa avvenire in
tempi consoni e rispettosi delle reali necessità di questa regione per
quanto riguarda i collegamenti interni e quelli con le principali
arterie viarie nazionali. Realizzare un’opera a scorrimento veloce che
colleghi Termoli a San Vittore oltre a rientrare nel programma di
questo Governo Regionale, offre al Molise opportunità importanti di
sviluppo economico e occupazionale, favorendo al Molise, come appena
detto, anche un considerevole passo in avanti nei collegamenti rapidi
alle grandi vie di comunicazione del Paese.
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