Un incontro importante, quello che ieri, martedì 9 novembre, presso la biblioteca della Camera dei Deputati, ha visto presenti gli On.li Pierferdinando Casini, Marco Follini e il Sen. Giuseppe Pisanu, in un dibattito dai toni pacati ma ricco di spunti politici. Il convegno, organizzato dall'Associazione Visioni Contemporanee degli On.li Carra e Lusetti, dirigenti Udc, ha avuto per titolo: “L'inverno della seconda Repubblica. E come uscirne”.
Un'analisi dell'attuale situazione italiana, non solamente sotto l'aspetto politico, che attraverso le opinioni di alcuni noti giornalisti, ha cercato di capire se esiste, e quale potrebbe essere, una via d'uscita per questo momento di stagnazione in cui versa il Paese.
I lavori sono stati aperti dall'On.le Renzo Lusetti che ha sottolineato l'assenza del dibattito parlamentare, in una situazione politica in cui, invece, il confronto potrebbe servire ad affrontare meglio ed in maniera risolutiva, i problemi dell'Italia. “Una valanga di decreti legge”, insiste il dirigente dell'Udc “che frena e mortifica il ruolo del Parlamento” che ha sempre meno “poteri reali”, contribuendo ad allontanare sempre più, il cittadino dalla politica, fenomeno questo che, senza mezzi termini, definisce: “disprezzo per l'impegno politico” da parte degli italiani. Frutto anche di un governo “in piena emergenza” che non riesce a portare avanti un'azione politica degna di tale nome e che di ciò, dovrebbe assumersi le responsabilità, per consentire di trovare una quadra all'attuale stato di crisi.
Degno di nota, anche l'intervento del Senatore Pisanu che in una battuta liquida l'attuale momento italiano come la “tempesta perfetta” se poco poco, si mettono insieme la crisi economica e quella politica. Una mobilitazione delle energie migliori del Paese, secondo il Presidente della Commissione parlamentare contro la mafia, rappresenterebbe un auspicio per intraprendere la strada che potrebbe portarci in posizioni più tranquille, rispetto all'asse Franco-Tedesco in Europa, soprattutto per scuotere l'opinione e i mercati internazionali, che dell'Italia, hanno sempre meno fiducia. “Un governo di maggioranza ampia per ridare vitalità al Paese” dice nel suo intervento e non un governo cosiddetto tecnico, che prorogherebbe l'attuale fase di incertezza.
Un ritorno alle urne, a seguito delle dimissioni del Presidente Berlusconi, invece, è quanto si aspetta l'On.le Follini, del Partito Democratico che naturalmente, dal suo punto di vista, non intravede altra via d'uscita più efficace, sebbene, con giusta ragione, aggiunge che sarebbe opportuno favorire il confronto tra moderati e riformisti che spesso si toccano ma altrettanto spesso, si scontrano. A chiudere il confronto, le dichiarazione del Presidente dell'Udc, Pierferdinando Casini, secondo il quale, Berlusconi deve dire agli italiani la verità sullo stato del Pese e dimostrare di avere il coraggio di rimettere il mandato consentendo di trovare altre soluzioni che portino l'Italia fuori da questa situazione sempre più insostenibile. L'unica, più concreta e fattibile, secondo il massimo esponente Udc: quella di un Governo di unità nazionale, che saprebbe meglio interpretare le esigenze del Paese, con l'unico scopo di portarlo fuori dalla crisi che lo attanaglia.
Ma si è parlato anche di terzo polo e soprattutto del Partito della Nazione che l'Associazione Visioni Contemporanee sta contribuendo ad organizzare, col suo impegno, sul territorio italiano. Nel Molise, Visioni Contemporanee, punta sul Consigliere Regionale Massimiliano Scarabeo, presente a Roma, che, a margine dell'incontro, si è soffermato con gli stessi Lusetti e Carra, sul tema riguardante la meritocrazia e ricambio generazionale, argomento importante, inserito tra i punti nodali del decalogo dell'amministratore e allegato numero uno, del manifesto fondativo del Partito della Nazione.
Il Consigliere Scarabeo, ha tenuto a ribadire ai vertici Udc presenti, “che in una fase delicata come questa, serve una classe politica nuova, giovane, meritevole e disposta a portare avanti idee e logiche dinamiche, facendo un gioco di squadra, con un occhio di riguardo alla formazione politica, come modello di progresso della comunità”.
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