“Senza entrare nel merito della decisione e delle motivazioni che hanno spinto a trasferire la sede Unimol da Isernia, ritengo che sia giusto un confronto più ampio tra le parti per andare incontro alle esigenze della stessa Università e anche della città. Mi sembrano, però, piuttosto ingiustificati i discorsi che mettono in antitesi, l’un con l’altra, le realtà del genere, esistenti in provincia. Forse sarebbe meglio farle coesistere impegnandosi l’uno verso l’altra a creare un vero rapporto sinergico con un unico denominatore, la salvaguardia di ciò che si ha e lo sviluppo del territorio in cui si opera. Pensare che ci siano poteri forti, così forti, coalizzati contro Isernia è sbagliato e creerebbe un precedente pericoloso che offrirebbe ad ognuno l’occasione di rivendicare qualcosa in nome della maggiore o minore rappresentanza politica e forza elettorale. Le guerre di campanile, con i tempi che corrono, servono soltanto a gettare polvere negli occhi, dando in pasto all’opinione pubblica le ragioni che più fanno comodo, riducendo problematiche serie in semplici schermaglie, tra gente e territori. Ma chi fa politica e chi governa, dal piccolo Comune alla Regione, non può e non deve limitarsi a schernire o accusare, bensì lavorare perché tutto sia migliorato a scapito di nessuno e a vantaggio di tutti. E’chiaro che condivido la preoccupazione di tanti che vogliono che l’Unimol col suo Polo Didattico resti a Isernia e perciò mi farò portavoce dei tanti che chiedono il rispetto del territorio della provincia di Isernia. Di tutto quello che ha già dato e di quello che è capace di offrire, cercando insieme al Sindaco Brasiello e ai tanti che hanno a cuore la questione, al di la dell’appartenenza politica, una soluzione che favorisca la città evitandole i disagi che, purtroppo, con la crisi in atto, si evidenziano sempre più, ogni giorno che passa. E’ questo il progetto che deve essere portato avanti, uscendo fuori da certi schemi che nel passato hanno determinato situazioni simili in contesti diversi, con l’unico risultato di vedersi allargare, sempre più, il divario tra Campobasso e Isernia. Da rappresentante dell’istituzione regionale e del territorio della provincia di Isernia, mi riuscirebbe difficile condividere semplici affermazioni di sfida non suffragate da soluzioni plausibili e, soprattutto, realizzabili, visto che l’obiettivo di chi governa questa regione è quello di favorire la crescita e lo sviluppo di ogni metro quadrato di terra molisana e gli input che arrivano dalla gente devono servire per migliorare le cose che non vanno e non per iniziare guerre tra poveri. E essere al fianco di chi intende difendere gli interessi comuni di Isernia, così come per tutte le altre realtà territoriali e situazioni che hanno avuto e hanno bisogno di attenzione da parte della Regione, è proprio quello che mi auguro facciano tutti o continuino a farlo perché il Molise intero possa vedersi garantito un futuro migliore, senza che, per arrivarci, si ingaggino guerre che non portano benefici a nessuno.”
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