“Nel 2002, il Consiglio regionale ha recepito una proposta a firma
del Consigliere Tony Incollingo, riguardante la realizzazione di un Asse
attrezzato che avesse al suo interno un centro commerciale dove gli
operatori locali potessero collocare le loro attività. La ragione di
tale idea risiedeva nel fatto che con i lavori della Variante esterna
all’abitato di Venafro, il tessuto economico e produttivo della Città,
poteva subire forti flessioni a seguito della riduzione del transito dei
veicoli e di conseguenza del passaggio di potenziali consumatori. Un
modo per programmare lo sviluppo ed evitare che dalla realizzazione di
infrastrutture importanti per la viabilità, scaturissero problematiche
di altra natura. Con l’apertura della strada a scorrimento veloce al di
fuori dell’abitato cittadino, se in qualche misura si è decongestionato
il traffico proveniente da Napoli, bypassando Venafro, dall’altro si
sono determinate oggettive difficoltà proprio nel tessuto economico e
produttivo locale, contribuendo alla chiusura di molte attività
commerciali e artigianali della Città. Con la possibile realizzazione
della cosiddetta Bretella di collegamento Variante di Venafro al
Casello A1 San Vittore, che devia anche il traffico proveniente da
Roma, la questione potrebbe acuirsi ulteriormente, e il problema già
lamentato da tempo dai tanti operatori economici locali, tornerebbe in
evidenza in tutta la sua dolorosa realtà. La proposta formulata e approvata dal Consiglio regionale a suo tempo, metteva già in luce questa problematica e proponeva
una soluzione: la realizzazione di un Asse Attrezzato,
infrastrutturato, con un Centro Commerciale che offrisse la possibilità
ai commercianti e artigiani locali di “recuperare” il traffico veicolare
e con esso i potenziali clienti. Una soluzione sulla quale sarebbe
utile fare un’ampia riflessione da parte dell’Amministrazione di
Venafro e della Regione Molise che, ripeto, l’ha già affrontata nel
2002, soprattutto oggi, alla luce della crisi economica in atto e le
forti contrazioni dei consumi vediamo l’economia locale in seria
difficoltà. Una riflessione che, però, deve vedere coinvolta a
differenza del passato, quali attori protagonisti anche e soprattutto le
Associazioni di categoria e quelle dei consumatori e dei cittadini,
affinché possa essere sviluppato un piano di lavoro capace di
verificare e proporre tutte le possibili decisioni sulla possibilità di
una effettiva concretizzazione di tale proposta.”
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