Tutte le news sull'attività politica e sociale del consigliere della Regione Molise Massimiliano Scarabeo.
lunedì 27 aprile 2015
Sede molisana Istituto Internazionale di studi “G. Garibaldi”. Un ringraziamento per la scelta e per il lavoro che portano avanti.
“La provincia di Isernia quale scenario di una guerra che ha unito l’Italia e vivo testimone di un accordo che ha cambiato la storia del nostro Paese? A questa domanda, visti gli elementi che emergono dallo studio della Prof.ssa Silvana Galardi, dell’Istituto Internazionale di Studi “Giuseppe Garibaldi” dobbiamo rispondere si! E se così è, dunque, chi più della provincia di Isernia, può esserne orgoglioso? L’inaugurazione della sezione molisana di questo prestigioso Istituto rappresenta la conferma dell’importanza, nella storia dell’Italia unica e indivisibile, di questa parte di territorio che al pari di altri ha patito sacrifici e perdite di vite umane per amor di Patria. Diffondere i valori della libertà dei popoli e della tutela dei diritti umani, attraverso azioni di utilità sociale e beneficenza e per gli scopi primari di solidarietà è l’obiettivo dell’Istituto Garibaldi che ha scelto Venafro quale sede della propria sezione molisana, un riconoscimento per questa città che ha ospitato Emanuele II in viaggio per recarsi a Teano ad incontrare Giuseppe Garibaldi, anche se testimonianze ricercate e appurate proprio grazie agli studi della Prof.ssa Galardi, affermano che la città ha, di fatto, ospitato anche l’eroe dei due Mondi. In un momento così particolare come quello che stiamo attraversando, rievocare la storia per capire il presente e l’importanza di essere un’unica Nazione, diventa elemento di grande confronto. Ai rappresentanti dell’Istituto Giuseppe Garibaldi, rivolgo i saluti del Molise e i ringraziamenti per quanto stanno facendo affinché la verità storica, al di la di mere questioni campanilistiche, possa essere affermata con certezza e per questo, un ringraziamento particolare lo rivolgo alla Prof.ssa Galardi per la grande passione che sta profondendo in questi suoi studi, nelle iniziative editoriali che vedono la sua firma e, soprattutto per l’amore per la sua terra che traspare in tutto ciò.”
Ospedale di Venafro. Portata all’attenzione dei vertici ASREM e del Governatore Frattura la nuova proposta di riorganizzazione dei servizi.
“E’ stata sottoposta all’attenzione del Direttore Generale dell’ASREM Molise e del Governatore Frattura, la Proposta di Piano Operativo di riqualificazione dell’Ospedale Santissimo Rosario di Venafro con l’ obiettivo di vedere rispettato il diritto alle prestazioni sanitarie in una struttura ospedaliera adeguata per un bacino di utenza che comprende oltre alla Valle del Volturno anche una elevata presenza di pazienti extraregionali e quindi una elevata mobilità attiva. La proposta di riorganizzazione dell’Ospedale Santissimo Rosario è quella discussa nel Tavolo Tecnico Operativo tenutosi lo scorso otto aprile presso il Comune di Venafro, alla presenza del Comitato Santissimo Rosario e dei vertici comunali e può sinteticamente riepilogarsi in alcuni punti importanti che partono dal riordino del sistema di emergenza con il Punto di Primo Soccorso ospedaliero sulle ventiquattro ore al Presidio 118 con equipe medica specialistica e il servizio O.B.I. corredato di due letti tecnici più un terzo letto monitorizzato con ambulanze di soccorso avanzato dotate di attrezzature per la terapia intensiva, passando per alcuni servizi indispensabili quali Chirurgia in Day Surgery, Day Hospital, Lungodegenza e Riabilitazione con 20 posti letto ciascuna oltre alla R.S.A. con 40 posti letto. La proposta comprende anche le varie attività ambulatoriali di Radiologia, Senologia, Oncologia,Ortopedia,Odontoiatria, Ginecologia, Urologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Cardiologia e Dermatologia oltre ai centri di dialisi e SERT già operativi, ai quali si vanno ad aggiungere i servizi di Unità valutativa Alzheimer e il Polo Formativo convenzionato con l’Università per corsi di laurea breve.”
Sottoposta all’attenzione del Direttore Generale dell’ASREM Molise e del Governatore Frattura, la Proposta di Piano Operativo di riqualificazione Ospedale Santissimo Rosario di Venafro discussa in data 8 aprile u.s.
L’obiettivo è quello di vedere rispettato il diritto alle prestazioni sanitarie in una struttura ospedaliera adeguata per un bacino di utenza che comprende oltre alla Valle del Volturno anche una elevata presenza di pazienti extraregionali e quindi una elevata mobilità attiva.
Congratulazioni alla Dott.ssa Sabatini per il suo nuovo incarico.
“Desidero rivolgere alla dottoressa Anna Paola Sabatini i miei sinceri auguri di buon lavoro per il suo nuovo incarico come Dirigente dell’Uffico Scolastico Regionale del Molise. Certo che le capacità e la professionalità del suo operato rappresenteranno i punti fondamentali di un corretto e proficuo rapporto con la nostra regione in una istituzione come la scuola, fondamentale per la formazione dei giovani molisani per affrontare al meglio le sfide del loro futuro.”
Pozzilli, Hotel Dora: Convegno dal titolo “Ambiente, Salute ed Economia-Correlazioni”.
Organizzato dall’associazione “Mamme per la Salute e l’Ambiente Onlus Venafro, con la collaborazione di ISDE Italia, dell’Ordine dei Medici di Isernia e dell’ Ordine dei Medici di Campobasso, nell’ambito di III giornate molisane Salute e Ambiente.
Fermo pesca. Ripartite le somme alle ditte aventi diritto.
“Con la determina dirigenziale n. 20 del 15 aprile 2015 sono stati espletati gli ultimi adempimenti per la concessione dei contributi e l’erogazione dei benefici in favore dei commercianti al minuto di prodotti ittici. L’intervento regolato dalla L.R. n. 19 del 2006 prevede aiuti a copertura dei maggiori costi che gravano su di essi per l’approvvigionamento dei prodotti ittici in conseguenza del fermo biologico dell’attività di pesca deciso dallo Stato. Il fermo pesca sulle coste molisane, come ogni anno, pone commercianti e ristoratori, nella condizione di approvvigionarsi di prodotto fresco, in zone dove questa restrizione non è in vigore. Questo significa maggiori costi a cui devono far fronte e per tale ragione la Giunta Regionale, attraverso l’Assessorato alle attività produttive, ha stanziato i fondi a disposizione, trentamila Euro in totale, che saranno erogati alle 24 ditte ammesse a contributo quale segnale di aiuto verso un settore produttivo importante per l’economia regionale. L’erogazione delle somme avverrà entro 60 giorni dalla data di pubblicazione della determina dirigenziale, un segnale da parte della Regione Molise verso il commercio al minuto di prodotti ittici, affinché non vengano ad aversi ricadute negative sull’occupazione indebolendo così l’intera filiera.”
Salvaguardia e promozione del territorio. Il turismo quale volano di crescita sociale ed economica del Molise.
“Mettere in evidenza la promozione del territorio e la salvaguardia delle bellezze archeologiche e storiche del Molise, guardandole sotto gli aspetti legati al turismo, con l’impegno che oltre alla Regione anche il Governo centrale potrà fare molto in questo senso, produrrà sicuramente effetti positivi che la nostra regione può e deve ricevere. Attraverso la valorizzazione delle ricchezze del Molise in un percorso storico che inizia dal sito del Paleolitico di Isernia, passando per quello medievale delle Abbazie, ci rende una terra ricca di potenzialità artistiche e culturali che la scarsità di risorse economiche non riesce a sfruttare come si potrebbe, facendoci perdere lo slancio per l’organizzazione di una rete di gestione dei vari siti di rilievo storico e archeologico presenti sul nostro territorio. Senza le risorse sufficienti, purtroppo si vanificano anche gli sforzi che sono stati già avviati tra Regione Università e Soprintendenza del Molise per nuove operazioni di scavo e di conservazione del patrimonio archelogico molisano e questo non dobbiamo permetterlo. L’incontro con il Sottosegretario Francesca Barracciu, presso il Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo, ha voluto evidenziare l’interesse del Molise a che questa opportunità possa essere presto attuata e chiedere di sostenerla per valorizzare un bene prezioso che la nostra regione custodisce da millenni. Il sottosegretario non è rimasta insensibile e ha promesso il massimo impegno a reperire fondi che il Molise può impegnare nel cosiddetto turismo slow ( percorsi ciclabili, pedonali equestri) e quelli che il Governo mette a disposizione in occasione dell’Anno Giubilare, visto che il nostro territorio è attraversato dalla Via Francigena e questo ci offre l’opportunità di entrare nel progetto che coinvolge altre Regioni del centro-sud Italia tra le tappe dell’antico cammino di pellegrinaggio della “Via Francigena del Sud”. I risvolti, in tal caso sarebbero sicuramente positivi, soprattutto per la promozione del territorio attraverso l’incremento dell’impulso turistico con le conseguenti ricadute economiche ed occupazionali a rappresentare il volano di sviluppo per una regione che sta pagando un prezzo alto a causa della crisi in atto.”
mercoledì 15 aprile 2015
Cordoglio per la scomparsa di Ugo De Vivo. Uomo e professionista di sani valori.
La figura dell’Avvocato Ugo De Vivo per l’impegno, la professionalità,
la passione e l’onestà che lo hanno sempre contraddistinto, resterà nel
ricordo di ognuno di noi che ha avuto la fortuna di conoscerlo. Alla sua
famiglia esprimo il mio cordoglio e la mia vicinanza.
La Regione si impegna per dare soluzioni ai problemi legati ai giovani e al lavoro.
Intervista rilasciata al quotidiano telematico Informamolise.
Finanziamenti alle imprese molisane, partecipazione all’Expo 2015, riscoperta dei settori agricoltura ed artigianato, turismo sostenibile, alcuni dei progetti messi in campo dall’Assessorato alle Politiche dello sviluppo economico, a tal proposito l’Assessore regionale Massimiliano Scarabeo chiarisce, in questa intervista, alcuni passaggi che riguardano proprio tali progettualità.
Assessore, si combatte la crisi mettendo in atto azioni di “aiuto” per le imprese. In particolare la regione Molise, in sintesi, quali bandi o misure ha previsto ed ha già messo in atto?
Le iniziative più recenti, riguardano interventi mirati sia per la creazione di imprese che per il sostegno delle stesse. Dal Microcredito che ha visto nascere imprese, soprattuto di giovani, all’innovazione tecnologica con finanziamenti in conto capitale e prestiti a tasso agevolato per l’acquisto di macchinari e attrezzature. Credito alle imprese grazie al quale si può contare su un supporto finanziario che accompagna le PMI molisane nel percorso di avvio e potenziamento di accordi di rete, distretti e sostiene la ricapitalizzazione, l’innovazione, l’internazionalizzazione che deve rappresentare un momento di apertura forte della nostra economia regionale verso i mercati esteri.
Expo 2015 è una vetrina internazionale, che può dare visibilità, o meglio è una opportunità per la nostra regione da non perdere. Cosa significa questo appuntamento per le imprese molisane?
L’Expo sarà l’appuntamento di enorme interesse economico per la nostra Regione grazie a una platea potenzialmente infinita di consumatori. Portare a Milano il Molise può rappresentare l’avvio di un processo che, al pari di tante altre realtà già affermate, ci darebbe la spinta per guardare al futuro economico della nostra regione con maggiore ottimismo. L’importante tema dell’alimentazione deve rappresentare per noi non soltanto una vetrina delle eccellenze agro alimentari che siamo in grado di produrre, ma anche oppurtunità di sviluppo economico e imprenditoriale a queste legate, in grado di aprire nuovi mercati proprio per quei prodotti di cui andiamo fieri.
Viviamo in un periodo di crisi, di cambiamento, se vogliamo anche di ritorno o di riscoperta all’agricoltura ed all’artigianato. La nostra regione potrebbe in tali settori avere voce in capitolo. Secondo lei sono settori da valorizzare?
Le capacità del settore agricolo che a mio avviso, non sono state sfruttate appieno, a partire dagli anni in cui si è scelto di puntare sull’industrializzazione della nostra regione, insieme all’artigianato locale, rappresentano un altro punto di forza su cui puntare e entrano, senza dubbio, a far parte di quei settori che possono dire la propria per la crescita del contesto economico regionale. Credo che se riusciremo a creare il giusto connubio tra agricoltura, artigianato e una forma di turismo sostenibile, capace di mettere insieme la storia, le tradizioni, le bellezze ambientali del territorio molisano per renderli fruibili ad una utenza sempre più attenta, i risultati saranno ottimi. Il turismo è uno dei pochi comparti economici che, nonostante la crisi, registra una crescita, dobbiamo trasformarlo in calamita, promuovendo bene il nostro territorio e la qualità dei nostri prodotti enogastronomici, agroalimentari e artigianali.
Lei è intervenuto anche in materia di “lavoro domenicale e festivo”, quale la sua posizione in merito?
Personalmente non sono d’accordo col decreto Salva Italia che ha aperto ad una deregulation totale, estendendo l’orario delle attività commerciali alle 24 ore, domeniche e festività incluse. L’idea era quella di rilanciare occupazione e consumi ma, paradossalmente proprio questo decreto che ha sancito la liberalizzazione totale nel settore commercio, comincia a scricchiolare. Questa scelta si è tradotta nella chiusura di esercizi commerciali e nella perdita di posti di lavoro, a fronte di un inarrestabile calo dei consumi che sono stati semplicemente redistribuiti dai giorni feriali a quelli festivi. Sarebbe dunque auspicabile una inversione di tendenza, partendo proprio dalle considerazioni di Papa Francesco: “forse è giunto il momento di domandarci se quella di lavorare alla domenica è una vera libertà” focalizzando l‘attenzione sul tema che è tornato in Parlamento per iniziare l’iter per il riordino della materia. Le Regioni potranno così assumere una posizione di rilievo sulle scelte che si andranno a fare sulla disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali. La Regione Molise si è già mossa, promuovendo un tavolo di confronto per analizzare questa problematica per intraprendere la strada che porti, quanto prima, ad una ridefinizione delle regole in materia.
Crede che le varie “vertenze lavoro” aperte in regione possano trovare una soluzione?
La direzione è quella di salvaguardare i posti di lavoro che si sono persi e offrire l’opportunità di rivedere attive le aziende che fino ad oggi sono state il traino dell’economia regionale. I problemi ci sono e questo pone la politica in una situazione difficile, perché se da un lato c’è la volontà di risolvere le vertenze, dall’altro ci si imbatte sulla impossibilità di continuare a fae impresa con soldi pubblici. E’ necessario trovare investitori privati ai quali la Regione darà il giusto contributo per riuscire a rilanciare produzione e occupazione. Su questo argomento, visito il difficile momento e i risultati fin qui ottenuti, si è stati piuttosto chiari. Il problema di ricollocare quanti più lavoratori possibile, però, resta e la partecipazione di imprenditori seriamente interessati è l’alternativa su cui ci siamo già confrontati confermando l’impegno della Regione. Una boccata d’ossigeno può giungere dall’approvazione dell’Area di Crisi, rassicurazioni in tal senso ci sono, i presupposti esistono. Con investimenti mirati è possibile prendere la fiducia di investitori seriamente interessati, coinvolgendoli nelle operazioni di rilancio dele aziende in crisi in modo da uscire il prima possibile da questa depressione e alleviare il problema dei giovani che cercano occupazione, della ricollocazione di lavoratori in Cassa Integrazione e mobilità, dando respiro anche ai tanti lavoratori dell’indotto che stanno soffrendo al pari degli altri questo momento.
Giovani, lavoro, Molise, Unione Europea. Come si intersecano queste realtà?
La Regione Molise, al contrario di quanto qualcuno possa pensare, si impegna per dare soluzioni ai problemi legati ai giovani e al lavoro. Nessuno ha mai pensato di restare indifferente di fronte a questi grandi temi. E’ chiaro che interventi dell’Unione Europea per collaborare nell’affrontare e risolvere questi problemi, rappresentano un elemento imprescindibile per la riuscita dei programmi che la Regione vuole mettere in campo. I giovani rappresentano non soltanto il futuro ma la ricchezza di questo nostro territorio, renderli parte attiva della vita economica regionale è un preciso dovere. Dobbiamo offrire loro l’opportunità di realizzarsi misurandosi con altre realtà, senza costringerli ad abbandonare il Molise. Dobbiamo allargare i confini con iniziative che guardano ai mercati internazionali ma le loro aziende devono essere ubicate in Molise, dobbiamo consentirgli di dimostrare il proprio valore, continuuando a finanziare le iniziative che li vedono protagonisti in contesti internazionali ma con le ricadute economiche e occupazionai tutte a vantaggio del nostro territorio. Su questo non credo ci siano dubbi o problemi visto che anche l’Europa, da tempo guarda verso questa direzione.
Finanziamenti alle imprese molisane, partecipazione all’Expo 2015, riscoperta dei settori agricoltura ed artigianato, turismo sostenibile, alcuni dei progetti messi in campo dall’Assessorato alle Politiche dello sviluppo economico, a tal proposito l’Assessore regionale Massimiliano Scarabeo chiarisce, in questa intervista, alcuni passaggi che riguardano proprio tali progettualità.
Assessore, si combatte la crisi mettendo in atto azioni di “aiuto” per le imprese. In particolare la regione Molise, in sintesi, quali bandi o misure ha previsto ed ha già messo in atto?
Le iniziative più recenti, riguardano interventi mirati sia per la creazione di imprese che per il sostegno delle stesse. Dal Microcredito che ha visto nascere imprese, soprattuto di giovani, all’innovazione tecnologica con finanziamenti in conto capitale e prestiti a tasso agevolato per l’acquisto di macchinari e attrezzature. Credito alle imprese grazie al quale si può contare su un supporto finanziario che accompagna le PMI molisane nel percorso di avvio e potenziamento di accordi di rete, distretti e sostiene la ricapitalizzazione, l’innovazione, l’internazionalizzazione che deve rappresentare un momento di apertura forte della nostra economia regionale verso i mercati esteri.
Expo 2015 è una vetrina internazionale, che può dare visibilità, o meglio è una opportunità per la nostra regione da non perdere. Cosa significa questo appuntamento per le imprese molisane?
L’Expo sarà l’appuntamento di enorme interesse economico per la nostra Regione grazie a una platea potenzialmente infinita di consumatori. Portare a Milano il Molise può rappresentare l’avvio di un processo che, al pari di tante altre realtà già affermate, ci darebbe la spinta per guardare al futuro economico della nostra regione con maggiore ottimismo. L’importante tema dell’alimentazione deve rappresentare per noi non soltanto una vetrina delle eccellenze agro alimentari che siamo in grado di produrre, ma anche oppurtunità di sviluppo economico e imprenditoriale a queste legate, in grado di aprire nuovi mercati proprio per quei prodotti di cui andiamo fieri.
Viviamo in un periodo di crisi, di cambiamento, se vogliamo anche di ritorno o di riscoperta all’agricoltura ed all’artigianato. La nostra regione potrebbe in tali settori avere voce in capitolo. Secondo lei sono settori da valorizzare?
Le capacità del settore agricolo che a mio avviso, non sono state sfruttate appieno, a partire dagli anni in cui si è scelto di puntare sull’industrializzazione della nostra regione, insieme all’artigianato locale, rappresentano un altro punto di forza su cui puntare e entrano, senza dubbio, a far parte di quei settori che possono dire la propria per la crescita del contesto economico regionale. Credo che se riusciremo a creare il giusto connubio tra agricoltura, artigianato e una forma di turismo sostenibile, capace di mettere insieme la storia, le tradizioni, le bellezze ambientali del territorio molisano per renderli fruibili ad una utenza sempre più attenta, i risultati saranno ottimi. Il turismo è uno dei pochi comparti economici che, nonostante la crisi, registra una crescita, dobbiamo trasformarlo in calamita, promuovendo bene il nostro territorio e la qualità dei nostri prodotti enogastronomici, agroalimentari e artigianali.
Lei è intervenuto anche in materia di “lavoro domenicale e festivo”, quale la sua posizione in merito?
Personalmente non sono d’accordo col decreto Salva Italia che ha aperto ad una deregulation totale, estendendo l’orario delle attività commerciali alle 24 ore, domeniche e festività incluse. L’idea era quella di rilanciare occupazione e consumi ma, paradossalmente proprio questo decreto che ha sancito la liberalizzazione totale nel settore commercio, comincia a scricchiolare. Questa scelta si è tradotta nella chiusura di esercizi commerciali e nella perdita di posti di lavoro, a fronte di un inarrestabile calo dei consumi che sono stati semplicemente redistribuiti dai giorni feriali a quelli festivi. Sarebbe dunque auspicabile una inversione di tendenza, partendo proprio dalle considerazioni di Papa Francesco: “forse è giunto il momento di domandarci se quella di lavorare alla domenica è una vera libertà” focalizzando l‘attenzione sul tema che è tornato in Parlamento per iniziare l’iter per il riordino della materia. Le Regioni potranno così assumere una posizione di rilievo sulle scelte che si andranno a fare sulla disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali. La Regione Molise si è già mossa, promuovendo un tavolo di confronto per analizzare questa problematica per intraprendere la strada che porti, quanto prima, ad una ridefinizione delle regole in materia.
Crede che le varie “vertenze lavoro” aperte in regione possano trovare una soluzione?
La direzione è quella di salvaguardare i posti di lavoro che si sono persi e offrire l’opportunità di rivedere attive le aziende che fino ad oggi sono state il traino dell’economia regionale. I problemi ci sono e questo pone la politica in una situazione difficile, perché se da un lato c’è la volontà di risolvere le vertenze, dall’altro ci si imbatte sulla impossibilità di continuare a fae impresa con soldi pubblici. E’ necessario trovare investitori privati ai quali la Regione darà il giusto contributo per riuscire a rilanciare produzione e occupazione. Su questo argomento, visito il difficile momento e i risultati fin qui ottenuti, si è stati piuttosto chiari. Il problema di ricollocare quanti più lavoratori possibile, però, resta e la partecipazione di imprenditori seriamente interessati è l’alternativa su cui ci siamo già confrontati confermando l’impegno della Regione. Una boccata d’ossigeno può giungere dall’approvazione dell’Area di Crisi, rassicurazioni in tal senso ci sono, i presupposti esistono. Con investimenti mirati è possibile prendere la fiducia di investitori seriamente interessati, coinvolgendoli nelle operazioni di rilancio dele aziende in crisi in modo da uscire il prima possibile da questa depressione e alleviare il problema dei giovani che cercano occupazione, della ricollocazione di lavoratori in Cassa Integrazione e mobilità, dando respiro anche ai tanti lavoratori dell’indotto che stanno soffrendo al pari degli altri questo momento.
Giovani, lavoro, Molise, Unione Europea. Come si intersecano queste realtà?
La Regione Molise, al contrario di quanto qualcuno possa pensare, si impegna per dare soluzioni ai problemi legati ai giovani e al lavoro. Nessuno ha mai pensato di restare indifferente di fronte a questi grandi temi. E’ chiaro che interventi dell’Unione Europea per collaborare nell’affrontare e risolvere questi problemi, rappresentano un elemento imprescindibile per la riuscita dei programmi che la Regione vuole mettere in campo. I giovani rappresentano non soltanto il futuro ma la ricchezza di questo nostro territorio, renderli parte attiva della vita economica regionale è un preciso dovere. Dobbiamo offrire loro l’opportunità di realizzarsi misurandosi con altre realtà, senza costringerli ad abbandonare il Molise. Dobbiamo allargare i confini con iniziative che guardano ai mercati internazionali ma le loro aziende devono essere ubicate in Molise, dobbiamo consentirgli di dimostrare il proprio valore, continuuando a finanziare le iniziative che li vedono protagonisti in contesti internazionali ma con le ricadute economiche e occupazionai tutte a vantaggio del nostro territorio. Su questo non credo ci siano dubbi o problemi visto che anche l’Europa, da tempo guarda verso questa direzione.
martedì 14 aprile 2015
Commercio. La Regione avvia l’iter per la composizione dell’Osservatorio regionale.
“Il dirigente del servizio ha provveduto ad indirizzare le richieste di
designazione ai soggetti indicati dalla legge n. 20 del 2010, i quali
indicheranno i nominativi degli esperti facenti parte dell’organismo.
Abbiamo raccolto con determinazione le sollecitazioni pervenuteci da sua
eccellenza Monsignor GianCarlo Maria Brigantini, nell’incontro svoltosi
presso l’Arcidiocesi di Campobasso-Bojano il 26 marzo u.s.
“L’Osservatorio Regionale del Commercio è stato istituito per espletare
le funzioni di monitoraggio dello sviluppo e dell’efficienza della rete
commerciale regionale, l’impatto degli insediamenti sulla rete di
vendita, su territorio e anche sull’ambiente. Alla luce della questione
legata alle aperture domenicali e festive delle attività commerciali,
conoscere quali misure possono o debbono essere intraprese per
regolamentare l’attività commerciale in queste giornate particolari, è
una priorità. Come è emerso da alcuni incontri proprio su questo tema,
non ultimo quello organizzato da Mons. Bregantini, l’Assessorato
Regionale alle Attività Produttive ha indirizzato alle varie
Organizzazioni e Associazioni di settore, sigle sindacali, Università,
Cnel, Camere di Commercio e Confesercenti, l’invito a designare i propri
rappresentanti in seno all’Osservatorio Regionale. La Regione, oltre a
rispettare i parametri di legge, vuole essere sensibile alle
sollecitazioni che arrivano dagli operatori economici su un tema
importante, per questo l’auspicio è quello di una revisione delle
attuali norme dettate dal Decreto Monti, per trovare la quadra a questa
problematica e intraprendere la strada che porti, quanto prima, ad una
ridefinizione delle regole in materia.”
Fondo per le imprese, incontro all’Api-Acem. Servizio più intervista di TeleRegione Molise
Fondo per le imprese, incontro all'Api-Acem - 14/04/2015
lunedì 13 aprile 2015
Fondo per le Imprese. Incontro con l’ACEM e API sui regolamenti attuativi. Incentivi alle Imprese molisane per otto milioni di Euro.
“Incontro proficuo con l’ACEM Molise e l’Associazione Piccole Industrie
del Molise finalizzato a far conoscere e valutare il nuovo pacchetto di
incentivi alle aziende attraverso il “Fondo per le imprese” che mette a
disposizione otto milioni di Euro per le attività produttive molisane,
dopo che la Giunta Regionale ha deliberato i regolamenti attuativi che
definiscono le modalità e i requisiti per accedere agli aiuti per lo
sviluppo del tessuto imprenditoriale locale con un occhio di riguardo
all’innovazione, internazionalizzazione, start up e capitalizzazione. La
disponibilità del Fondo Regionale per le Imprese, di natura rotativa e
plurisettoriale, in capo alla Finmolise che ne curerà la gestione,
servirà a finanziare interventi per l’accesso al credito e, in
particolar modo, a promuovere lo sviluppo del tessuto imprenditoriale
regionale. L’impegno della Regione è quello di mettere in campo tutte le
risorse disponibili per fare in modo che le imprese e l’intero tessuto
produttivo locale possano superare questo momento economico
particolare. Con questo strumento finanziario, così come il “Tranched
Cover”(Copertura per rischio) che ha come finalità quella di agevolare
l’accesso al credito da parte delle imprese molisane, si vuole fare in
modo che il tessuto produttivo locale non soffra ancora di più la
crisi in atto ma che contribuisca al progressivo rilancio dell’
economia regionale. La delibera di approvazione dei regolamenti
attuativi di questo Fondo, da parte della Giunta Regionale, consente
alla stessa Finmolise, l’attuazione degli strumenti per l’ottenimento,
da parte delle PMI molisane, di prestiti per aumenti di capitale sociale
sotto forma di anticipazione per il capitale di rischio, per rafforzare
la struttura patrimoniale, prestiti per le start-up innovative di cui
alla L.221/2012, ai prestiti per le iniziative di
internazionalizzazione, di avvio e potenziamento di accordi di rete e
distretti, società cooperative e la partecipazione a programmi e
iniziative promosse direttamente dalla Commissione Europea.”
Campobasso, sede ACEM: incontro con l’Associazione Piccole Industrie del Molise (API) e l’Associazione Costruttori Edili (ACEM)
Campobasso, sede ACEM: incontro con l’Associazione Piccole Industrie del
Molise (API) e l’Associazione Costruttori Edili (ACEM), finalizzato a
far conoscere e valutare il nuovo pacchetto di incentivi alle aziende ed
il “Fondo per le imprese”.
giovedì 9 aprile 2015
FCA. Marchionne allo stabilimento di Termoli, pronti a sostenere ogni iniziativa di sviluppo ecocompatibile con il nostro territorio.
“Lo stabilimento Fiat di Termoli rappresenta il più grande insediamento industriale del Molise, un pezzo di storia economica della nostra regione che ha fortemente contribuito, nel tempo, alla crescita del nostro territorio. Ogni iniziativa che FCA intende intraprendere perché Termoli diventi sempre più un punto di riferimento nel panorama dell’industria automobilistica mondiale, è sempre accolta con soddisfazione. In occasione della visita a Pantano Basso, da parte dell’Amministratore delegato Sergio Marchionne, è giusto porre l’attenzione sulle capacità che lo stabilimento molisano ha saputo esprimere in questo lungo periodo di attività e, in modo particolare sulle prospettive che la casa madre ha in serbo per il prossimo futuro. La Regione Molise si augura che Fca continui a credere sempre di più sullo stabilimento termolese, così come è stato dall’inizio fino ad oggi e dimostrato col successo, indiscusso, avuto con la produzione del motore FIRE. La Regione Molise sosterrà le iniziative di sviluppo ecocompatibile col territorio che si vorranno portare avanti, conscia dei benefici economici ed occupazionali che l’intera regione potrà trarre da questa collaborazione. Ai saluti, doverosi, rivolti all’Amministratore delegato Sergio Marchionne, aggiungo l’augurio affinché Termoli continui a restare lo stabilimento di riferimento dello sviluppo tecnologico di FCA e consentirà al gruppo automobilistico di continuare a crescere, così come sta accadendo in questi ultimi tempi.”
FRANA IN CONTRADA ZARLENGA NEL COMUNE DI AGNONE. IMPEGNO MANTENUTO!
Ammontano a un milione di Euro le risorse postate nel capitolo di bilancio regionale che autorizza la Giunta ad intervenire, in maniera straordinaria, in favore del Comune di Agnone per cofinanziare la messa in sicurezza delle strade e la ricostruzione degli immobili dichiarati inagibili a seguito dell’evento franoso in Contrada Zarlenga. Ho assunto un personale impegno a che la Regione Molise affrontasse la questione che, spero, si risolva al più presto, consentendo alle famiglie che hanno subito danni dall’evento calamitoso, di tornare nelle proprie case e alle proprie attività.
martedì 7 aprile 2015
Buona Pasqua!
La grande Festa di Pasqua porti in un ognuno di noi una sorpresa
d’amore, di speranza, di gioia e serenità, da donare a tutti quelli a
cui vogliamo bene, a coloro che soffrono, affinché tutti possiamo
apprezzare ogni attimo, ogni emozione e ogni sentimento che il destino
ci ha riservato. La Festa della rinascita, possa essere per tutti noi
l’inizio di un rinnovamento nel nome della pace tra gli uomini. Buona
Pasqua!
Credito alle imprese. La Giunta Regionale approva i regolamenti attuativi, rotativi e plurisettoriali. Otto milioni di Euro presto a disposizione. Scarica in Pdf la Delibera n.51, i regolamenti e gli allegati
DELIBERAZIONE N. 51
OGGETTO: FONDO REGIONALE PER LE IMPRESE. ART. 18 DELLA LEGGE REGIONALE N. 11 DEL 18 APRILE 2014. OBIETTIVI PRIORITARI DEGLI INTERVENTI, CRITERI E MODALITÀ OPERATIVE PER L’UTILIZZO DELLE RISORSE CON RELATIVA RIPARTIZIONE DEI FONDI. PROPOSTA OPERATIVA.
OGGETTO: FONDO REGIONALE PER LE IMPRESE. ART. 18 DELLA LEGGE REGIONALE N. 11 DEL 18 APRILE 2014. OBIETTIVI PRIORITARI DEGLI INTERVENTI, CRITERI E MODALITÀ OPERATIVE PER L’UTILIZZO DELLE RISORSE CON RELATIVA RIPARTIZIONE DEI FONDI. PROPOSTA OPERATIVA.
Scarica in Pdf la Delibera n.51, i regolamenti e gli allegati:
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