mercoledì 16 novembre 2011

Ospedale di Venafro: Vaccone ha ragione ma non dobbiamo mollare!

Ospedale di Venafro"Lasciano molta amarezza le parole di Gianni Vaccone sul risultato elettorale delle ultime regionali, soprattutto alla luce del suo impegno personale e quello dell'intero comitato pro Santissimo Rosario. Il suo stato d'animo va compreso in pieno, ma va anche detto che tutto quello che lui e l'intera città di Venafro hanno fatto per scongiurare la chiusura dell'ospedale cittadino, non deve restare vano, nonostante gli interessi di qualcuno a chiuderlo definitivamente.
A breve, Michele Iorio, inizierà l'opera finale di "demolizione" del nosocomio venafrano, ma tutti noi dobbiamo continuare a sostenere il nostro diritto ad una sanità efficiente ed equa.

Comprendo lo sconforto di Gianni Vaccone e per questo gli chiedo di non mollare proprio ora ma di continuare nella lotta che ci vede in prima fila nella difesa della nostra salute in questo lembo di terra pieno zeppo di altre emergenze.
La riconferma di Michele Iorio alla guida del Molise, rappresenta la classica beffa che ha colpito una regione già in ginocchio e che ora dovrà sopportare in maniera ancora più pesante il peso degli aumenti dei ticket e tutto ciò che ne conseguirà per riuscire a ripianare il debito abnorme prodotto in questi ultimi dieci anni di gestione Iorio.
Mollare ora, però, significa darla vinta a coloro che in questi anni non hanno fatto niente per tentare di cambiare le cose, perciò è giusto continuare a chiedere che ci venga garantito il diritto alla salute, attraverso la nostra struttura sanitaria locale, sperando che il Tar dia ragione ai cittadini di Venafro e non ad una politica scellerata e sprecona.
Spero che nel frattempo ci sia uno scatto di orgoglio anche da parte dell'Amministrazione cittadina che finora è rimasta inerme di fronte allo sfascio che è stato perpetrato nei confronti di Venafro e del suo ospedale e si faccia interprete, ora più che mai, dei disagi che la città sta vivendo, anche in considerazione delle deficienze operative del Veneziale di Isernia, in cui sono stati trasferiti i reparti dell'ormai ex Santissimo Rosario.
I molisani hanno diritto ad una sanità degna di tale nome, non vogliamo essere vittime di interessi di parte che portano ricadute negative sulla nostra pelle, questo resti ben chiaro nelle intenzioni di chi vorrebbe raggiungere gli scopi confondendoci le idee. Soprattutto ora che il Governatore, a Roma, non ha più chi gli da man forte a sparare promesse elettorali che non potranno essere mantenute.
Personalmente, oltre a ribadire il mio forte ringraziamento per il largo consenso ricevuto nell'intera provincia di Isernia, confermo il mio impegno a lottare affinché questa terra ritrovi il necessario vigore per spazzare via la solita politica dei soliti noti".
Massimiliano Scarabeo

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