lunedì 29 settembre 2014

COMITATO DI PILOTAGGIO ANTICRISI. Riunione del 26 settembre 2014 – VERBALE N° 8



Il 26 settembre 2014, alle ore 16:30, presso la Presidenza della Giunta regionale del Molise, si è tenuta l’ottava riunione del Comitato di Pilotaggio anticrisi, previa convocazione, via email, del 18 settembre 2014, avvenuta nel rispetto dell’art. 5 del Regolamento interno del Comitato.


Presenti:
- Massimiliano Scarabeo, Assessore alle politiche per lo sviluppo economico
 
-Mariolga Mogavero, con delega del Presidente Paolo di Laura Frattura, responsabile della Programmazione,

- Alberta De Lisio, con delega dell’Assessore al lavoro, istruzione e politiche sociali, Michele Petraroia,

- Massimo Pillarella, con delega di Mauro Pasquale di Mirco, Direttore Generale Giunta (ex DG I, DG II, DG III)

- Roberto Fagliarone, Direttore Generale Finmolise SpA.


E’ altresì presente, per la segreteria operativa del Comitato:
- Massimo Pillarella, Autorità di Gestione POR FESR.

Assume la Presidenza l’Ass. Scarabeo, che invita il Comitato a discutere i punti all’Ordine del Giorno, previa validazione della regolarità della seduta, in riferimento a quanto deliberato nella precedente seduta del 27 luglio 2013.

Ai sensi dell’art. 3 del Regolamento interno del Comitato, preso atto dei presenti, la seduta si intende regolarmente riunita ed atta a deliberare sul seguente Ordine del Giorno:

Punto 1 “Approvazione relazione annuale fondo unico anticrisi”.
Punto 2 “DGR 812/2009 modifiche regolamento.”
Punto 3 “Variazione regolamento start – up”
Punto 4 “Variazione regolamento liquidità”
Punto 5 “Varie ed eventuali”

1. Approvazione relazione annuale fondo unico anticrisi
Il Direttore di Finmolise SpA illustra, sinteticamente, la relazione annuale presentata per il 2013, evidenziandone gli aspetti salienti, in particolare la scarsa percentuale di default delle imprese. Dopo una breve discussione, il Comitato prende atto, con l’auspicio di dare una decisa accelerazione nel corso di questo ultimo periodo residuo, per superare al più presto l’indice di rotazione minimo. Il Direttore di Finmolise rappresenta anche l’intensa attività svolta nel 2014 che ha portato all’allargamento del paniere delle banche che dovrebbe portare ad un ulteriore ampliamento della platea dei beneficiari e ad un rapido raggiungimento della performance minima. E’ impegnata la Segreteria a dare evidenza di tale approvazione anche all’Autorità di Audit, come espressamente richiesto.

2. DGR 812/2009 modifiche regolamento
Il Direttore di Finmolise riporta l’esigenza, rappresentata da varie aziende, per cui, qualora la ditta, che abbia già usufruito di una garanzia ai sensi della DGR 812/2009, per esigenze di stabilità finanziaria abbia necessità di un prolungamento della durata della garanzia, la Finmolise dovrebbe poter procedere alla concessione della relativa proroga. Dopo una breve valutazione il Comitato, condiviso il principio di creare opportunità migliorative, per le imprese, verificato che le condizioni che si intendono introdurre non confliggono con indicazioni derivanti da regolamenti nazionali o comunitari, esprime il proprio nulla osta alla modifica, anche in considerazione del vantaggio di ridurre rischi di default, con l’impegno, in capo a Finmolise, di valutare le singole posizioni e conseguentemente la durata della proroga, nell’interesse della salvaguardia del fondo e di riferire al Comitato l’entità di questa tipologia di interventi.

3. Variazione regolamento start – up
Il Direttore di Finmolise riporta le seguenti esigenze:
“Start-up innovative adeguamento del regolamento al D.L. 221/2012”
Ai fini del Regolamento attuale si intendono in fase di “start-up” le imprese che alla data di presentazione della domanda risultino neocostituite o operative da meno di tre anni, fatta eccezione per le “imprese di start-up innovative” di cui all’art. 25 della legge 221 del 17 dicembre 2012, per le quali il termine suddetto potrebbe essere elevato a quattro anni, in coerenza con il suddetto dispositivo legislativo. Il Comitato precisa che nel regolamento di funzionamento bisognerebbe puntualizzare che i quattro anni riguardano sia la fase di start up propriamente detta (che nella definizione comunitaria, ancorché resa con riferimento al capitale di rischio, riguarda l’attività di impresa antecedente alla vendita del prodotto) che quella di espansione. La precisazione in tal modo effettuata potrebbe incontrare  l’apertura del legislatore nazionale. Dopo una breve valutazione, il Comitato, condiviso il principio di creare opportunità migliorative, esprime il proprio nulla osta alla modifica di estensione alle condizioni rappresentate di allineamento con il regolamento comunitario vigente.

“Beni usati”
Per facilitare le aziende in start-up occorrerebbe variare l’art. 2 comma 6 laddove si parla di beni “nuovi di fabbrica” con beni “nuovi o usati” disciplinando in maniera puntuale l'ipotesi. Il Comitato, condiviso il principio di creare opportunità migliorative, esprime il proprio nulla osta alla modifica, a condizione che siano rispettate formalmente le condizioni previste dal DPR 196/2008 relativamente all’art. 4 - Materiale usato, del quale deve essere fatta idonea a menzione, in particolare sulla presenza di una idonea dichiarazione del venditore, una verifica del prezzo ed una valutazione delle caratteristiche tecniche, in riferimento alle esigenze dell’impresa.

“Liquidità”
La proposta è di prevedere, anche per le aziende in start-up, che una parte del finanziamento possa essere utilizzato per l’acquisto di scorte non eccedente il 20% dell'importo complessivo del programma di investimento presentato. Dopo una breve valutazione il Comitato, condiviso il principio di creare opportunità migliorative per i beneficiari, verificato che le soglie che si intendono introdurre non confliggono con indicazioni derivanti da regolamenti nazionali o comunitari e rimangono comunque all’interno di tipologie ammissibili, esprime il proprio nulla osta alla modifica.

4. Variazione regolamento liquidità
Il direttore di Finmolise propone che, ai fini di agevolare le piccole attività, sulla base di esigenze rappresentate, sia opportuno proporre la variazione del regolamento sulla “Liquidità” all’art. 2 punto 2 secondo capoverso primo comma “l'importo per l'acquisto dello stock non ecceda il 20% del fatturato dell'ultimo anno;” con “l’importo per l’acquisto dello stock non superi i 25.000 euro, per importi superiori non ecceda il 20% del migliore tra il fatturato dell'ultimo anno o della media degli ultimi tre anni.
Dopo una breve valutazione il Comitato, condiviso il principio di creare opportunità migliorative, verificato che le soglie che si intendono introdurre non confliggono con indicazioni derivanti da regolamenti nazionali o comunitari, esprime il proprio nulla osta alla modifica.

5. Varie ed eventuali
L’ing. Pillarella riporta l’opportunità che Finmolise possa intervenire a sostegno di piccoli interventi in favore di giovani e soggetti svantaggiati ai quali sono richieste fidejussioni e/o interventi di capitale proprio per beneficiare di contributi di modesta entità, quali Giovani al Lavoro. Il Comitato condivide l’allargamento di azione del Fondo e impegna Finmolise a studiare forme specifiche di intervento, per situazioni assimilabili, al fine di migliorare le condizioni di realizzazione degli interventi, cerare un rinnovato clima di fiducia sociale, accelerare le procedure di rendicontazione.

Non vi sono ulteriori argomenti.

Al termine della discussione, il Comitato ribadisce che le deliberazioni assunte hanno validità immediata ove direttamente conseguenti all’operatività del Comitato stesso.

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