giovedì 23 giugno 2016

23 giugno, una giornata per me molto particolare.


23 giugno, in questa giornata per me molto particolare, sentire la tua voce al telefono che mi dice: papà ho preso 30 all'esame di "Economia e Gestione delle Imprese" è la cosa più bella che potevo sentirmi dire. Sono fiero di te, ora vai avanti con la dignità e l'orgoglio che ci hanno sempre contraddistinto. Ad maiora !

La verità è tanto più difficile da sentire quanto più a lungo la si è taciuta.


mercoledì 22 giugno 2016

La montagna ha partorito un topolino


Apprendo dagli organi di stampa la puntuale dichiarazione resa dall'Anac a nome del suo Commissario Cantone con la quale viene precisato che lo stesso non ha mai in alcun modo espresso valutazioni di nessun tipo sulla Sanità Molisana. 

Mi soffermo poi a considerare con quanta celerità e con quanta enfasi il Presidente del Consiglio Regionale - indignato e crucciato dalle mie affermazioni sulla Sanità Regionale - si sia precipitato ad adire la stessa Autorità Anticorruzione al fine di poter smentire quanto da me asserito. 

Ebbene, come ampiamente riscontrabile da numerosissime fonti (ex pluribus Regioni.it) il Commissario Cantone ha espressamente definito la Sanità quale "settore che non può essere sottovalutato" in quanto "terreno di scorribande da parte di delinquenti di ogni risma". Ha inoltre sottolineato come la Sanità sia "il settore in cui il problema della corruzione è sempre più alto, confermandosi ai primi posti". E lo ha fatto il 6/4/2016, ossia nella prima giornata nazionale contro la corruzione. 

Nello specifico lo ha fatto alla presentazione del Rapporto di Tranparency Italia, Censis ed Ispe-Sanità sulla corruzione sanitaria (intitolato "Curiamo la corruzione. Percezione dei rischi e sprechi in sanità). A pagina 37 e 38 di detto Rapporto (liberamente consultabile sui portali web dei suddetti Istituti o sul sito Quotidianosanità.it) si legge che il Molise ha il 100% di aziende inadempienti in relazione agli obblighi anticorruzione. 

Mi chiedo, pertanto, in cosa sia consistita la fallacità o inesattezza delle mie affermazioni. Ma ancor più mi chiedo: perché questo formidabile spirito istituzionale mostrato dal Presidente del Consiglio nell'interpellare con estrema celerità l'Autorità Anticorruzione non c'è' anche quando oggetto di attenzione non è la Sanità ma altri settori di interesse pubblico? 

Perché la denuncia da me sollevata all'Anac in relazione al Consorzio per lo sviluppo industriale di Venafro - Isernia in merito a situazioni di conflitto di interesse e palese violazione del Codice Etico (emanato proprio in attuazione della normativa anticorruzione) non ha avuto per il Presidente Cotugno la stessa importanza? 

Perché l'Anac è' stato immediatamente sollecitato in questa circostanza e nulla fa e nulla dice il solerte Presidente Cotugno in relazione all'altra ipotesi di corruzione (o quanto meno di violazione delle norme anticorruzione) da me sollevata? 

Forse perché a volte ciò che conta è solo fare clamore; forse perché a volte ciò che conta è solo fare un clamore sfalsato e strumentale; forse perché a volte ciò che conta è solo fare un clamore sfalsato, strumentale e artatamente finalizzato. 

A difendere e colpire. Ciò che si vuol proteggere e ciò che si vuol distruggere. Ma a volte per fortuna dal clamore non esce nulla, se non la dimostrazione che "vasa inania multum strepunt". 

Esattamente come quando una montagna partorisce un topolino.

martedì 21 giugno 2016

...perchè Cantone?


In apertura di seduta, il presidente dell'assise regionale, il signor imprenditore edile Vincenzo Cotugno, cognato di Aldo Patriciello europarlamentare di Forza Italia imprenditore, in particolare del comparto sanitario, marito di Giuseppina Patriciello socia di un'azienda sanitaria nonchè sorella dell'europarlamentare, ha inteso prendere la parola al fine di introdurre un argomento a suo dire ''Particolarmente grave'' per il decoro dell'istituzione da egli presieduta. 

Nella lettura di propria riflessione sul tema assai delicato della sanità, ha fatto ricorso a dichiarazioni ''Sconcertanti'' di un consigliere regionale. Sempre a suo dire, il consigliere censurato avrebbe offeso unitamente al magistrato dell'anti corruzione il Dott. Raffaele Cantone, la sanità molisana tutta e le correlate scorribande! Al termine del proprio inopportuno intervento considerati i suoi legami famigliari ed imprenditoriali, che nulla hanno a che vedere con il ruolo di imparzialità, che dovrebbe essere proprio di un presidente del Consiglio, ha preannunciato l'inoltro per la formulazione di un quesito sulla questione destinato all'Anac.

Non mi è dato conoscere il nome del consigliere associato al Dott. Cantone in questa controversia sulla sanità molisana,ma forse sono tenuto a credere che quel consigliere non sia molto lontano.

Allora appare doveroso unirsi in forma corale al segnale d'allarme lanciato dal presidente del consiglio p.t. e chiedersi:

1) perchè Cantone ha detto che ''La sanità è terreno di scorribande per delinquenti di ogni tipo''? fonte -> www.ilfattoquotidiano.it ed altri.

2) perchè Cantone ha detto che ''La sanità è un mondo in cui ci sono i maggiori interessi economici anche in tempi di crisi''? fonte -> www.rainews.ited altri.

3) perchè Cantone ha detto ''La sanità molisana inadenpiente al 100% agli obblighi anti-corruzione? fonte -> www.moliseweb.it ed altri

4) perchè Cantone ha detto che ''Si sono verificati episodi di corruzione non affrontati in maniera appropiata''? fonte -> www.si24.it ed altri

venerdì 17 giugno 2016

La Festa Patronale dei Santi Nicandro, Marciano e Daria, Patroni di Venafro e della Diocesi, è un appuntamento che unisce l’intera città nel proprio cammino di fede e di tradizioni secolari.


La Festa Patronale dei Santi Nicandro, Marciano e Daria, Patroni di Venafro e della Diocesi, è un appuntamento che unisce l’intera città nel proprio cammino di fede e di tradizioni secolari. Un attaccamento forte, inscindibile, di ogni venafrano verso i Santi Martiri e alle tradizioni di questi giorni a essi dedicati che trasforma, letteralmente, Venafro con emozioni che è difficile descrivere: bisogna viverle! E vivere Venafro in questi giorni, significa condividerle il più possibile ed è ciò che voglio fare io con tutta la mia città e tutti i miei concittadini. Auguri a Venafro, ai venafrani e a coloro che portano il nome di Nicandro, Marciano e Daria.

Venafro – Ospedale S.S. Rosario: ridare ai cittadini quanto sottratto indebitamente da un piano di razionalizzazione finalizzato solo ad incrementare la sanità privata

mercoledì 15 giugno 2016

Le interrogazioni non vanno in vacanza: i cittadini attendono risposte !


Vorrei fare alcune precisazioni in merito alla predisposizione degli ordini del giorno.

Faccio riferimento a mie precedenti interrogazioni presentate al presidente del Consiglio Regionale, dove devo, purtroppo e con rammarico, constatare che, ad oggi, nonostante numerose sedute assembleari, non ancora sono state affrontate e quindi poste all'ordine del giorno, per la loro discussione.

In particolar modo mi riferisco alle seguenti interrogazioni:

1) Interrogazione datata 26 Gennaio 2016 avente ad oggetto "Rapporto con Trenitalia";
2) Interrogazione datata 01 Febbraio 2016 avente ad oggetto "Sportello Diabete Venafro-Isernia";
3) Interrogazione datata 19 Febbraio 2016 avente ad oggetto "Problematica legata all'Associazione Turistica Pro Caspoli Pozzilli;
4) Interrogazione datata 03 Marzo 2016 avente ad oggetto "Problematica legata al personale precario dell'agenzia Regionale della Protezione Civile";
5) Interrogazione datata 07 Marzo 2016 avente ad oggetto "Neuromed Pozzilli - autorizzazioni sanitarie, autorizzazioni edilizie, programmazione sanitaria, piano di rientro comitato e tavolo tecnico;
6) Interrogazione datata 21 Marzo 2016 avente ad oggetto "Problematica legata al personale precario dell'agenzia Regionale di Protezione Civile";
7) Interrogazione datata 29 Marzo 2016 avente ad oggetto "Funzionamento Parco Regionale Agricolo Storico dell'Olivo di Venafro";
8) Interrogazione datata 11 Aprile 2016 avente ad oggetto "Assegnazione Fondi Pro Loco";
9) Interrogazione datata 19 aprile 2016 avente ad oggetto "Consorzio per lo sviluppo Industriale Isernia - Venafro Spes Srl Mancato pagamento Euro 297.455,59 oltre interessi e rivalutazione";
10) Interrogazione datata 22 Aprile 2016 avente ad oggetto "Palazzo Liberty nel Comune di Venafro".


A scanso di ogni equivoco, faccio immediatamente notare che la presente richiesta non vuole rappresentare e non lo rappresenta, nessuna forma pretestuosa nei confronti di chi ha il dovere di rispettare il regolamento per quanto riguarda il Capo XIII dello stesso in materia di interrogazioni, interpellanze e delle mozioni, ma ha lo scopo, legittimo, di porre all'attenzione che il rispetto delle regole è un momento non solo di grande confronto politico-istituzionale, ma di grande democrazia.

martedì 14 giugno 2016

Costi di gestione Parco dell’Olivo di Venafro. Scarabeo: la Regione mantenga gli impegni assunti accreditando le somme previste in bilancio.



“Il Parco dell’Olivo di Venafro, attraverso l’impegno del Direttivo e del Presidente Pesino in particolare, è da più parti visto come un importante Ente preposto alla salvaguardia, promozione e sviluppo del settore olivicolo venafrano e del territorio circostante. I costi di gestione sono possibili grazie ai fondi destinati al Parco, che ricadono, direttamente e specificatamente, su un apposito capitolo del bilancio regionale e che consentono al Parco di svolgere la propria attività istituzionale. Al momento, la Regione non ha ancora provveduto ad accreditare i fondi per l’anno 2015, nonostante le rassicurazioni fornite e nonostante la stessa abbia predisposto l’impegno di spesa con conseguente mandato di pagamento provvisorio, che ha indotto il Parco dell’Olivo di Venafro, a portare avanti il programma per l’anno passato. Purtroppo, ad oggi, la situazione non è stata ancora risolta, e i ritardi relativi all’assegnazione di tali fondi, hanno determinato una situazione insostenibile, sotto il profilo amministrativo e gestionale del Parco stesso, che va risolta nell’immediatezza, visto che l’Ente a tutt’oggi, si trova nell’impossibilità di adempiere alla normativa vigente in tema di bilanci. Una questione che ancora una volta mi ha visto costretto a chiedere lumi, attraverso una interrogazione specifica sia al Presidente della Giunta che all’Assessore alle politiche agricole della Regione Molise. In particolare chiedo perché, contrariamente da quanto emendato dal Consiglio Regionale alla proposta di legge finanziaria 2016, i fondi attribuiti all’Ente vengono considerati ancora investimenti e non spesa corrente, creando in tal modo le condizioni per ulteriori ritardi nell’erogazione degli stessi. Chiedo, inoltre, di verificare se esiste la possibilità di far pervenire all’Ente Parco dell’Olivo di Venafro, opportuna nota dichiarativa che specifichi le modalità e i tempi di riassegnazione e di erogazione dei fondi cancellati, ascritti al Parco stesso dalla finanziaria 2015 al fine di poter procedere nei modi e tempi previsti dalla L.R.n.30/2008 agli adempimenti consequenziali e al soddisfacimento degli impegni assunti. Va evidenziato, infine che sussistono forti problematiche relative alla chiusura del conto consuntivo 2015, da parte dell’Ente Parco dell’Olivo di Venafro, vista l’impossibilità da parte del Revisore dei conti dell’Ente stesso, di emettere un parere positivo al medesimo consuntivo e, questo, non può essere possibile, dopo che le attività programmate sono già state svolte e gli impegni finanziari assunti.”

Interrogazione 




lunedì 13 giugno 2016

“Scuole Innovative” progetto del Comune di Venafro. Scarabeo, attraverso un confronto serio e operoso, si faccia chiarezza!



“Il Comune di Venafro, ha partecipato al bando indetto dal Ministero dell’Istruzione e dall’Inail, denominato “Scuole Innovative” per l’anno 2015; tale bando prevede la realizzazione di ambienti didattici innovativi, sostenibilità ambientale, energetica ed economica, alte prestazioni energetiche, utilizzo di fonti rinnovabili, facilità di manutenzione, presenza di spazi verdi fruibili. Il Comune di Venafro, vi ha aderito attraverso una proposta progettuale che prevede la demolizione del complesso scolastico denominato “Camelot” consistente in moduli prefabbricati, per costruire una nuova struttura, per un importo di due milioni e duecentomila Euro che, nel mese di febbraio 2016, il Ministero ha ritenuto meritevole di accoglimento e pertanto rientrando nei previsti dal Bando, era stato dichiarato ammesso al finanziamento. Infatti, tale proposta progettuale, è stata inserita tra le 52 finanziate dal Ministero ma, attualmente, non risulta essere più tra quelle beneficiarie di tali fondi, in quanto, tra gli assegnatari, il progetto presentato dal Comune di Venafro è stato sostituito, con un altro, presentato dal Comune di Santa Croce di Magliano. Sulla questione, attraverso gli organi di stampa, abbiamo registrato uno scambio di opinioni tra lo stesso Comune di Venafro e la Regione Molise, ma considerata l’importanza che un simile progetto determina, in un contesto difficile come quello dell’edilizia scolastica in linea generale e, in particolare a livello regionale, ho ritenuto giusto e opportuno investire ufficialmente l’Assessore Regionale ai lavori pubblici attraverso una interrogazione, perché con un confronto sereno e operoso, si possa fare chiarezza su quanto è accaduto e conoscere qual è stato e qual è il ruolo della Regione Molise nel rapporto intercorso con il Comune di Venafro nell’ambito di questo Bando e, soprattutto qual è, al momento, la reale situazione tecnico-burocratica del progetto.”

Interrogazione 



VENAFRO: SCUOLA “SPARITA”? E’ giusto che si faccia chiarezza!


mercoledì 1 giugno 2016

L’ASSESSORATO ALLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE CAMBIA SEDE. PLAUDO ALLA NOTIZIA DI OGGI!


Plaudo alla notizia di oggi. La Regione lascia il palazzo di Colle delle Api, a Campobasso, dove ha sede l’assessorato alle Attività produttive, edificio privato che l’ente pubblico tiene in affitto da diversi anni con un canone di locazione di 40mila euro al mese. Gli uffici dell’assessorato si trasferiranno entro pochi giorni nella vecchia sede della Giunta, in via XXIV maggio. In questo modo, si concretizza un risparmio per le casse pubbliche di circa 500mila euro. Ricordo, a me stesso, che a giugno 2013 tra i primi atti amministrativi nel ruolo di Assessore alle Attività Produttive e al Marketing Territoriale, posi l’attenzione sull’enorme dispendio economico di cui la Regione si faceva carico per ospitare l’assessorato da me gestito. Immediatamente mi adoperai per ricondurre nei giusti ranghi il contenimento dei costi a cui solo oggi, dopo l’iter dovuto è possibile applicare. Il primo impatto che ebbi, era di una sede sproporzionata per eleganza e maestosità degli spazi, quasi regali, rispetto ad un Molise e alla sua gente che non aveva come non ha bisogno di fasti e di una inutile “turris eburnea”, ma di amministratori concreti e atti che vanno a limitare le spese e rendere più equa la sostenibilità di una regione in ginocchio.