“Il venir meno delle necessarie risorse economiche e le più che
plausibili rimostranze avanzate dalla dirigenza del Parco dell’Olivo di Venafro,
mi hanno indotto a presentare una interrogazione apposita sulla scelta fatta
dalla Regione di cancellare le somme previste in bilancio regionale, per il
funzionamento dell’Ente, per le annualità 2015 e 2016. Il Governatore Frattura ha
risposto, comunicando,
testualmente, che: “con riferimento alla richiesta di conoscere
le procedure messe in atto per la risoluzione della problematica evidenziata
nell’interrogazione di che trattasi nonché di verificare le modalità e i tempi
di riassegnazione e di erogazione all’Ente Parco dell’Olivo di Venafro dei
fondi ad esso assegnati si comunica che in data 06 giugno 2016, è stata
inviata, al servizio Risorse Finanziarie, Bilancio e Ragioneria Generale la
proposta relativa all’impegno di spesa di € 75.000,00 per l’annualità 2016;
l’impegno è stato assunto in data 27/07/2016 di cui alla Determinazione
Dirigenziale n. 3590 del 28/07/2016 (atto del servizio n. 315 del 28/07/2016)
avente ad oggetto: “Legge regionale 4 maggio 2016 n. 5, art. 1. Rifinanziamento
della legge regionale 4 novembre 2008 n. 30 “Istituzione del Parco regionale
Storico Agricolo dell’Olivo di Venafro”Impegno di spesa”. Per quanto attiene l’annualità 2015, il
capitolo di bilancio n. 43803 “ Finanziamento Ente Parco dell’Ulivo di Venafro”
ha una previsione definitiva della spesa di € 100.000,00, giusta Deliberazione
di Giunta Regionale n. 208 del 16/05/2016 (supplemento ord. N. 1, BURM n. 23
del 16 giugno 2016). Detto finanziamento è stato tra l’altro confermato tra gli
avanzi vincolati con l’avvenuta approvazione del Rendiconto generale per
l’esercizio 2015, nella seduta del Consiglio Regionale del 2 agosto 2016. Tradotto
dovrebbe significare che per le annualità 2015 e 2016, i fondi necessari al
funzionamento del Parco Regionale dell’Olivo di Venafro, saranno messi a
disposizione dell’Ente eliminando le legittime preoccupazioni del Presidente
Pesino che ha continuato a svolgere l’attività prevista seppure sotto il peso
delle difficoltà nei confronti dei fornitori e di quanti hanno prestato la loro
opera a favore dell’Ente stesso. Posso
dire di essere soddisfatto per questa decisione e lo sono ancora di più perché
si evita di mettere in seria difficoltà il funzionamento di una importante
realtà che nel corso degli anni ha svolto un lavoro eccellente in relazione
alla salvaguardia delle specie olivicole locali e in modo particolare degli
oliveti secolari presenti nell’area venafrana.”
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