giovedì 31 maggio 2018

Odori nauseabondi nell’aria tra Pozzilli e Venafro. Non ignoriamo le segnalazioni dei cittadini. Occorre fare chiarezza.




Credo sia necessario fare assolutamente chiarezza su quanto denunciato da molti cittadini e capire l’origine esatta di questi miasmi. E’ importante sapere cosa stia accadendo in questi territori, se esiste o meno un problema di inquinamento dell’aria, e a cosa sia dovuto. Di fronte a questi problemi non ci sono giustificazioni che tengono, così come non mi interessa più di tanto ricercare colpevoli che non troveremo mai, ma eliminare il problema si può e si deve. Salvaguardare il territorio significa anche mettere in campo le giuste iniziative che servono alla tutela dell’ambiente in cui viviamo. L’ennesimo episodio di inquinamento del Torrente Rava, con l’acqua diventata marrone, non lascia dubbi sulla necessità di intervenire, da subito, in maniera efficace, attraverso una seria prevenzione di ogni forma di contaminazione che mette in serio pericolo il territorio e quindi la nostra salute. Vanno sicuramente intensificati i controlli attraverso un’ampia collaborazione tra le istituzioni locali, ma, prima di ogni cosa, occorrono le risorse necessarie perché si possa favorire ogni utile iniziativa in grado di arginare il fenomeno, ritenendo che esistono ancora molte possibilità di limitare i danni prodotti da decenni di disattenzione verso le problematiche ambientali nella Piana di Venafro. Ora è indispensabile coniugare l’ambiente e la crescita del territorio con la tutela della salute dei cittadini. La Regione faccia la sua parte senza trovare escamotage, la sicurezza della popolazione e delle future generazioni viene prima di tutto. Per quanto mi riguarda, continuerò a battermi per salvaguardare il futuro di un’area importante come quella della Piana di Venafro e di tutto il Molise.

martedì 22 maggio 2018

Le ragioni della mia scelta di aderire al gruppo misto in Consiglio Regionale




Soltanto per evidenziare ai nuovi soloni della politica dai quali non ho certo bisogno di prendere lezioni di etica, le ragioni della mia scelta di aderire al gruppo misto in Consiglio Regionale: in primis quale conseguenza della mia candidatura da indipendente in Forza Italia che ringrazio ancora una volta per avermene dato la possibilità, e a seguire, visto che se ne parla a giusta ragione, anche per un risparmio sui costi a carico della Regione. Come prevede la legge regionale n° 20 del 4 novembre 1991, in riferimento all’articolo 3 comma 5: “Se al gruppo misto aderisce un solo consigliere il contributo di cui al presente articolo e quello previsto all’articolo 6 sono erogati nella misura del 50 per cento”. Non penso debba aggiungere altro, dato che sul taglio ai costi della politica non mi sono mai opposto.