Piazza Castello a Venafro, i lavori fermi da mesi

Dopo quanto verificatosi al cantiere dei lavori di adeguamento della Piazza del Castello Pandone di Venafro, il crollo di un muro e le notizie apparse sugli organi di stampa circa denunce ed esposti presentati, per far luce sui fatti accaduti, sono in molti a chiedersi come stanno effettivamente le cose e, soprattutto, quando ed in che misura, sarà erogato il finanziamento promesso dalla Regione Molise per completare i lavori.


Un cantiere fermo da mesi, il cui futuro è ancora adombrato da dubbi sull'ultimazione dei lavori, la cui, esecuzione, finora, ha consumato il primo finanziamento di quattrocentomila euro senza completare l'opera.
Atteso che ufficialmente, nessuna notizia certa su ulteriori fondi trapela dagli uffici della Regione Molise, in molti si chiedono se la promessa del Sindaco Cotugno alla Città di Venafro, che presto il cantiere riprenderà a lavorare, corrisponde o meno a verità.
Nel frattempo, per cercare di avere notizie più chiare e per capire se esistono problemi ostativi all'erogazione del finanziamento stesso, il Consigliere regionale Massimiliano Scarabeo, lo ha chiesto direttamente al presidente Michele Iorio, attraverso una propria interrogazione protocollata in data di oggi: "ho chiesto al Governatore Iorio se il finanziamento di cui ha parlato qualche organo di informazione locale, necessario a completare i lavori di Piazza Castello a Venafro, è o sarà effettivamente erogato e quando. Le notizie di crolli e le conseguenze che ne possono derivare, hanno allarmato più di qualcuno sul futuro del cantiere, voglio sperare che quanto accaduto ultimamente non pregiudichi nulla relativamente ai fondi promessi, in modo tale da completare l'opera al più presto. Per questo ho chiesto che i fondi da erogare siano in misura sufficiente a chiudere i lavori e rendere fruibile l'area, e, soprattutto, vengano resi disponibili il prima possibile. Se poi, per quanto successo, dovessero riscontrarsi precise responsabilità, ognuno per la propria parte, ne risponderà a chi di dovere".