martedì 28 giugno 2011

La politica economica regionale, un nuovo flop di Michele Iorio

Crisi economica gestita maleLa politica economica molisana fa acqua da tutte le parti, e le richieste di aiuto che arrivano dal mondo economico e produttivo, si sono trasformate sempre più in necessità che chi governa questa regione non è stato capace di ascoltare e di risolvere.
Anche il 2010 ha registrato, nella nostra regione, la chiusura di numerose imprese ed attività produttive senza che le tanto propagandate azioni a sostegno delle aziende in difficoltà, soprattutto a seguito della fase acuta della crisi globale trovassero le adeguate applicazioni.

I costosi interventi pubblici da parte della regione Molise per la Ittierre, Arena e Zuccherificio non serviranno allo scopo se a fargli da contraltare resta la grave situazione in cui versano le piccole e medie imprese molisane, che vedono il proprio fatturato ridimensionarsi notevolmente mentre le imposte regionali, ormai aumentate esageratamente, rappresentano la voce più gravosa del bilancio aziendale.

Il cosiddetto "piano anticrisi" non è stato sufficiente a risolvere il problema, al di la dell'esito scaturito dalla sentenza del Tar sulla trasformazione di società "in house" della Finmolise che deve gestire i cinquanta milioni di euro stanziati come aiuti alle imprese molisane in serie difficoltà.

I problemi di ordine burocratico per ottenere i contributi, per esempio, sono stati il primo e più grande ostacolo che il piano ha evidenziato e, a nulla sono valse le richieste di modifica da parte delle associazioni di categoria e delle opposizioni in Consiglio regionale per snellire le procedure di accesso a questi fondi.
Il risultato è stato molto al di sotto delle aspettative con la conseguenza che le imprese sono state costrette a ridurre il personale, aumentando il già grave problema della disoccupazione sul nostro territorio.

Ormai è inevitabile che occorre lasciare da parte la politica dei proclami e mettere in campo azioni mirate, in grado di colmare la situazione di crisi economica ed occupazionale che ancora stiamo vivendo e, soprattutto, affrontare questioni vitali attraverso un confronto istituzionale molto più allargato di quanto non si sia fatto finora, visto che anche in questa occasione, il dibattito tra le forze politiche, i rappresentanti del mondo produttivo e lavorativo e le proposte formulate da questi, sono stati accuratamente evitati dalla maggioranza di Michele Iorio.



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