Castello Pandone: … continuano le chiacchiere!

"L'unico dato certo che si può dire sui lavori del Castello Pandone è che questi resteranno fermi molto probabilmente per diverso tempo ancora.
Ad una mia precisa interrogazione sull'argomento, assente il Governatore Iorio, il rappresentante del Governo regionale ha evidenziato precise responsabilità della Regione e del Comune di Venafro sull'esecuzione delle opere.

Insomma, nonostante i tanti proclami fatti dal Sindaco Cotugno e una delibera della Giunta regionale che stanzia, almeno sulla carta (promessa di finanziamento!), cinquecentomila euro per ultimare i lavori, altro non è stato detto se non che le cose restano come sono.

Da cittadino e da rappresentante regionale mi sento mortificato dal modo in cui si sta trattando la Città di Venafro, soprattutto su un progetto presentato come "l'ultima delle meraviglie" e che invece di dare lustro al patrimonio artistico ed architettonico locale, si sta rivelando l'ennesima falsa promessa.

Lascio a tutti i cittadini giudicare l'operato di chi prende in giro una comunità intera che ha creduto che finalmente Venafro potesse rilanciarsi superando gli ostacoli in cui si trovava.

Ma prima chiedo al Sindaco di farci capire se è o no cosciente, di rappresentare soltanto false illusioni, se sa decifrare quanto sta accadendo e spiegarlo a tutti noi con l'onestà intellettuale di chi è capace di assumersi le proprie responsabilità fino in fondo.

Premesso che non voglio strumentalizzare la questione per nessun fine, dico che non ha più senso, giocare a perdere tempo: il trucco ormai non sortisce più lo stesso effetto e non basta far passare come grandi opere, semplici lavori di manutenzione ordinaria o il rifacimento di qualche metro di strada.

Venafro ha bisogno di molto altro e chi deve impegnarsi per migliorarla è praticamente ostaggio della solita politica e delle solite chiacchiere: la risposta alla mia interrogazione sul Castello Pandone, ne è l'ennesima, tangibile, testimonianza".
Massimiliano Scarabeo