lunedì 24 marzo 2014

Vertenza Ittierre. Una collaborazione tra Regione, lavoratori e Ikf come possibile soluzione

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Sulla questione Ittierre credo sarebbe giusto valutare di percorrere la strada di un coinvolgimento sia della Regione Molise, anche se unicamente col ruolo di garante in questa fase di nuovo start-up, sia del fondo d’investimento Ikf per l’acquisizione di un ramo d’azienda della Ittierre e gli stessi lavoratori e fasonisti, organizzati in cooperativa.
Ciò, potrebbe rappresentare una soluzione ragionevole al difficile momento che l’Azienda sta attraversando. L’obiettivo primario è quello di scongiurare il fallimento e quindi interrompere, forse in maniera irreversibile, la filiera tessile di questa Regione. Le preoccupazioni sono comprensibili ma alternative migliori non ci sono e il rischio di veder crollare tutto è dietro l’angolo. La vicenda è giunta al punto nodale della sua soluzione, bisogna decidere in fretta cosa è meglio fare, fosse anche quella di scegliere il male minore: la crisi  non guarda in faccia a nessuno e per questo, l’unico, vero problema da risolvere, resta quello dei lavoratori. Il riconoscimento dell’area di crisi, può rappresentare un ulteriore aiuto, perciò, anche se difficile, la scelta va fatta.
La posta in gioco è alta, il presente è complicato, ma pensare al futuro, al rilancio della Ittierre, senza un progetto serio ed organico tra quelle che sono le esigenze di chi vuole investire, i lavoratori e fasonisti che hanno dato tutto per la loro azienda, sarà praticamente impossibile. L’auspicio, pertanto, è quello di non vedere fallire una possibilità offerta dalla collaborazione tra Regione e partner in grado di riorganizzare  l’Ittierre, nonostante la crisi, con la consapevolezza e la speranza che questo impegno porti alla ripresa di un settore determinante per l’economia dell’intero Molise.

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