Il Consiglio regionale ha approvato nella seduta di ieri, venerdì 7
luglio, un ordine del giorno sulla proroga della cassa integrazione
della durata di 5 mesi per gli ex dipendenti Ittierre. Parliamo di circa
700 lavoratori che vedranno scadere, a breve, la mobilità in deroga,
unico sostegno al reddito per tante famiglie.
Per gli ex dipendenti dell’azienda di Pettoranello del Molise non c’è
nulla di concreto sul tavolo, ma siamo dinanzi all’ennesima presa in
giro. L’ordine del giorno è un atto di indirizzo politico non vincolante
a differenza della mozione che è un atto di indirizzo politico
vincolante che fornisce all’esecutivo regionale orientamenti su come
trattare le questioni stesse.
Si è discusso in Aula anche della stabilizzazione che riguarda i
lavoratori dei centri per l’impiego. Con una variazione di bilancio di
previsione approvata dal Consiglio, sono stati stanziati oltre due
milioni di euro per coprire le spese del personale, passato dalla
competenza delle Province a quella della Regione. Questo è un altro
capitolo sul quale occorrerà fare chiarezza perché anche in tale
circostanza si sta giocando una partita sulla pelle dei lavoratori che
chiedono certezze e garanzie per il loro futuro.
Le problematiche dei lavoratori e delle famiglie molisane non si
possono risolvere con una semplice operazione di ‘maquillage’ a mero
scopo propagandistico. Qualunquismo, populismo e dilettantismo rischiano
di generare illusioni facendo leva sull’insicurezza della gente. La
politica non può vivere di sola immagine, deve affrontare il toro per le
corna e dare risposte concrete su un tema delicato come quello del
lavoro.
I nuovi eletti puntano più ad avere visibilità che a porre in essere
azioni politiche degne nota. Forse ai più non è chiaro che la campagna
elettorale è terminata e che ora tocca affrontare i problemi reali dei
molisani, senza fare inutili spot e facili annunci che non portano da
nessuna parte.
Il Consigliere regionale Massimiliano Scarabeo, nel corso della
seduta, ha bacchettato l’impreparazione ed il populismo in particolare
dei grillini, richiamando la loro incompetenza in ordine alle procedure:
sostituzioni non permesse dallo Statuto e dal regolamento, interventi
inappropriati sia di carattere verbale che procedurale, inesattezze
amministrative nella presentazioni degli ordini del giorno, degli
emendamenti , e così via.
Il lavoro non si crea con gli ordini del giorno o con gli show in
Aula, ma facendo ripartire l’economia regionale sostenendo le imprese e
mettendo in campo misure che siano da stimolo per far ripartire il
sistema Molise fermo da troppo tempo. Chi pensa di continuare con la
politica da reality show, e con la propaganda spicciola, prende in giro
non solo se stesso, ma anche i molisani.
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