martedì 12 ottobre 2010

Abbiamo bisogno di concretezza!



La necessità di un cambiamento del modo di far politica in questa regione, affonda le proprie radici in anni di gestione poco attenta e di scelte che non hanno guardato al futuro. I risultati, infatti, lo testimoniano abbondantemente e nasconderselo sarebbe negare una evidenza che ci ha portato allo stato in cui siamo oggi. Questo sul piano economico, occupazionale, sociale e di sviluppo in genere.
Ma, è anche figlia della voglia di cambiare l'intero sistema politico regionale!
Come tantissimi molisani, questo, è anche il pensiero del Consigliere regionale Massimiliano Scarabeo che con Roberto Ruta e tantissimi altri amici, ha contribuito a far nascere Alternativ@, il laboratorio di idee e programmi, il luogo di confronto che forse mancava, in un momento così particolare della politica locale. Lo abbiamo sentito in proposito.

Consigliere Scarabeo, perché Alternativ@ anche per lei?
"Alternativ@ rispecchia l'improrogabilità che il quadro politico molisano ha, di  veder cambiare l'attuale modo di fare politica.   Il quale non è riuscito e non riesce a portare avanti l'azione necessaria a sollevare la nostra regione e garantirgli il necessario sviluppo. Alternativ@  vuole porsi proprio nella condizione di rappresentare un approdo valido, per tutti coloro che guardano, con speranza, che ciò possa concretizzarsi».
Ma perché soltanto ora si sente questa necessità? Non pensa che l'impresa potrà essere comunque difficile?
«Anche nel nostro Molise registriamo i problemi derivanti dalla politica pseudo bipolarista che purtroppo non sta dando i frutti immaginati. Il gioco del tiro alla fune, pur se determina comunque un vincitore, può far correre il rischio ai  contendenti, di farsi male, se la corda dovesse rompersi all'improvviso.  Entrambe le squadre cadrebbero rovinosamente a terra!
".
Cosa vuole dire?
"Una battaglia senza vincitori né vinti, una battaglia in cui prevale l'ideologia, la logica di appartenenza, ma non il risultato vero, l'impegno politico necessario per guardare avanti. Dobbiamo cambiare pagina perché siamo in grado di fare proposte, facendo capire a chi ha tenuto per se, lo scettro del comando, che i tempi bui del totalitarismo, sono finiti!".
Come accade per esempio in Molise?
«C'è voglia da parte della gente di sentirsi parte integrante nelle scelte per il proprio futuro, lo avvertiamo quando  riusciamo a confrontarci con le tante persone che ci affidano l'incarico  di tutelare gli interessi comuni: la scuola, la sanità, l'economia, il lavoro, i problemi dei giovani come quelli degli  anziani, dei diversamente abili.
Non a caso, in Alternativ@ si è sempre parlato di programmi sulle cose da fare, dopo aver analizzato lo stato in cui, attualmente, esse si trovano. Non a caso siamo stati convinti che solo la grande partecipazione della base, potrà sviscerare i problemi e ragionare per proporre le adeguate soluzioni. Il Molise è stufo di sentirsi ancora promettere grandi opere, grandi riforme, svolte epocali. Se siamo a questo punto la colpa non è della politica in quanto tale, ma della sua controversa interpretazione e della sua errata attuazione
".

Ma come pensa Alternativ@ di mettere tutti d'accordo?

"Le lotte di quartiere sono quelle che provocano soltanto danni. Con Alternativ@, invece,  vogliamo aprire una stagione diversa, nuova: di dialogo e confronto dialettico sui programmi necessari a questa regione per crescere e progredire. Credo che l'obiettivo di Alternativ@, possa racchiudersi proprio in questo concetto: la grande partecipazione popolare nella discussione, analisi e formulazione di proposte, sui problemi che ognuno di noi, quotidianamente affronta".
Consigliere Scarabeo, si riferisce per caso alla situazione del centro-sinistra molisano?
"L'ho già detto altre volte e spero di chiarirlo definitivamente ora! I problemi interni al Partito Democratico non possono interessarmi, a suo tempo ho fatto una scelta che non rinnego, ma incomprensioni e modi diversi di interpretare la politica, mi hanno portato a cambiarla. Così come non posso essere collocato nel centrosinistra perché, il mio percorso attuale è diverso. Sento ancora parlare di inciuci, di cambi di casacca proprio da chi è stato sempre disfattista o ha anteposto le proprie ideologie a quella che invece doveva essere la politica che desse risposte concrete alla gente. Chi persevera su questa strada, facendo della inutile dietrologia pensando così di sminuire le posizioni altrui, non è utile alla causa. Resto sempre convinto che il potenziale umano è una ricchezza inestimabile che va sfruttata per favorire il confronto di idee necessarie alla ripresa economica, occupazionale, sociale, culturale di questa regione  e di questo Paese.
Se pensiamo che si sono persi decenni e ancora non sono state attuate quelle  riforme tali da farci restare al passo con le altre nazioni Europee, che l'indebolimento del sistema economico ha lasciato solchi profondi da riempire e che non saremo in grado di farlo tanto facilmente, viene da sorridere sentendo certe affermazioni. Se poi ci rendiamo conto che siamo sempre più divisi, non soltanto politicamente, che il Nord insulta il Sud assumendo connotazioni xenofobe, che se il tanto decantato federalismo non produrrà i frutti sperati, per noi saranno problemi seri. Allora non possiamo permetterci di continuare a perdere tempo e pensare soltanto al proprio orticello. E' questo il messaggio che mi sento di lanciare a tutta la classe politica di questa regione, affinché si renda parte attiva per affrontare il salto epocale che nostro malgrado, saremo costretti a fare, per resistere alle sollecitazioni che ci giungeranno da più parti e che potrebbero anche travolgerci"
.
Cioè?
"La gente si aspetta risposte concrete, perfino Berlusconi ammette di aver fatto degli errori e che c'è bisogno di correggere qualcosa. Il Molise non gode di buona salute ed i problemi da risolvere sono tanti. Il cambiamento non consiste nel nome di chi dovrà governare ma nelle idee e nei programmi che servono a farci superare questo momento particolare sotto molti punti di vista".
Mentre la sua posizione, qual'è?
"Per mia fortuna, non vivo di politica! Il mio impegno è esclusivamente rivolto a collaborare per migliorare la situazione di questa regione che, come ho già detto, è molto difficile. Sto lavorando per costruire il Partito della Nazione, una nuova opportunità  che vuole porsi in posizione equidistante dall'attuale schieramento politico nazionale. Una alternativa che viene vista positivamente da molte più persone di quanto si possa pensare. E ciò che sta accadendo in Italia lascia molti dubbi e perplessità sui benefici del sistema politico bipolare. E questo, purtroppo, accade anche in Molise dove è fin troppo evidente la posizione sfilacciata del centro sinistra che non riesce a contrastare il PDL. Ecco perché c'è bisogno di altre opzioni".
Per questo ha fatto mancare il suo sostegno al Governatore Iorio?
"Chiariamo, il mio impegno con il Governatore Iorio, è stato finalizzato al rispetto, da parte sua di alcuni punti importanti per la mia città e anche per questa regione: L'ospedale S.S. Rosario, l'intervento regionale a sostegno delle imprese molisane sono due dei temi, tra gli altri, ai quali non ha tenuto fede. Personalmente non ritengo pensabile di sostenere una politica così accentratrice come quella che si sta attuando in Molise. Credo che così, si allontana sempre più il cittadino dalla politica stessa. La gente va informata, per come stanno davvero le cose, i proclami non portano nessun vantaggio sostanziale. Se si hanno contatti diretti con la società civile, ci si rende conto perfettamente che c'è bisogno di uno spazio da dedicare ai cittadini. La partecipazione ai temi caldi che abbiamo pensato di affrontare attraverso i primi due forum di Alternativ@,per esempio, rientra proprio nella volontà di aprire lo spazio della politica a tutti".

Ma se ciò non dovesse accadere?
"E perché? Forse è propria la mancanza di fiducia in noi stessi che ci pone nella condizione di non riuscire ad arginare i metodi che altri attuano per ottenere consensi. Conoscere i problemi e provare a dare le giuste soluzioni, sono la chiave con la quale si potrà portare questa regione a raggiungere traguardi più importanti. Resto convinto che solo attraverso il confronto con la base si potranno condividere idee e percorsi seri. Io sto continuando il mio cammino politico che mi ha sempre visto tra la gente e lavorare per gli interessi collettivi. Quello spazio che spesse volte resta limitato alle scelte di pochi  e che ha determinato questo vecchio sistema di interpretare e fare politica".

Fonte: La Voce del Molise del 12 Ottobre 2010

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