La mia dichiarata disponibilità al confronto, sui temi più importanti che interessano la collettività venafrana, si è sempre infranta contro il muro di supponenza che molto spesso l'Amministrazione cittadina è riuscita ad elevare tra l'istituzione che rappresenta e l'intera cittadinanza, facendo passare per miracoloso l'indiscutibile legame con i vertici della politica “che conta”, salvo poi non vedere materializzarsi alcun beneficio.
Non che ciò rappresenti per me un problema, ma non giustifica affatto, anzi forse lo aggrava ulteriormente, l'immobilismo a cui Venafro è giornalmente sottoposta. Il sistema economico, occupazionale e soprattutto sociale, come da me pubblicamente dichiarato in altre occasioni, registra una depressione che mai si era verificata prima: l'Ospedale, il Castello Pandone, l'isola ecologica, la Palazzina Liberty, i problemi dei giovani, l'occupazione, l'ambiente, e quanto di altro necessita ad una Città come la nostra, per essere annoverata come uno dei centri più importanti del Molise.
Problemi irrisolti, nonostante il solenne impegno di portarli a termine con la benedizione del Governatore Iorio, a cui il Sindaco Cotugno, politicamente si ispira.
Un programma elettorale pieno zeppo di intendimenti, poi trasformati in tradimenti nei confronti di Venafro, per la mancanza di attenzione riservata, nonostante l'abbondante propaganda del "faremo, diremo, ogni cosa a suo tempo etc. ect."
Si, ma quando? E con quali risorse?
Per ordine, cominciando dalla più importante: l'Ospedale. Ormai abbandonato al proprio destino, fatiscente nella struttura, insufficiente nell'erogazione dei pochi servizi rimasti.
Il lavoro e l'economia in genere, senza alcun approccio programmatico, con il nucleo industriale che si svuota quotidianamente e che ribalta tutti i disagi conseguenti, proprio su Venafro, quale centro più grande dove vivono i lavoratori con le proprie famiglie.
Il Castello Pandone i cui lavori sono fermi per mancanza di fondi, nonostante da due mesi esiste una delibera che virtualmente assegna un contributo di 500.000 Euro per continuare il cantiere, senza però conoscere se e quando saranno erogati e se saranno sufficienti a terminarlo.
L'isola ecologica, una semplice piazzola dove scaricare materiale ingombrante tale da non essere lasciato in corrispondenza dei cassonetti per i rifiuti solidi urbani, la cui realizzazione sta subendo un iter finanziario pari a quello di un'autostrada, nonostante la richiesta di poche decine di migliaia di Euro, partita nell'ottobre del 2009 ed indirizzata al Governatore Iorio, ma ancora senza risposta (il 1° giugno, dietro mia interrogazione scritta, forse ne sapremo di più).
I giovani, senza punti di riferimento idonei all'aggregazione sociale, con strutture sportive insufficienti per tentare di allontanarli dalla strada e dai pericoli della vita.
L'edilizia scolastica che ancora non riesce a colmare il pressante bisogno di aule e strutture per i nostri ragazzi.
Insomma una debacle amministrativa che non può passare inosservata, dopo le promesse fatte e reiterate, da parte di Sindaco e Governatore.
Voglio sperare che i tempi siano maturi per dare una sterzata decisiva a questo andazzo: Venafro, il Molise, hanno bisogno di molto di più che chiacchiere sparate al vento, è in gioco il nostro presente ed il futuro dei nostri figli.
Così come ho iniziato questo commento, termino confermando la disponibilità ad un confronto serio e produttivo, sperando che la supponenza e, a volte la presunzione, non siano le uniche peculiarità di questa amministrazione e di questo governo regionale.
Massimiliano Scarabeo
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.