lunedì 30 maggio 2016

IL MODO DI COMPORTARSI SEMBRA UN METODO ATTO A ZITTIRE … DICO BASTA CON LE PERSECUZIONI E CON GLI ATTACCHI CONTRA-PERSONAM!

Giusto per precisare: l’articolo pubblicato dal quotidiano on-line, non nuovo a questo tipo di farneticazioni, primonumero.it dal titolo “Violenta lite per le commissioni. E Scarabeo prova a mordere l’orecchio al collega Di Nunzio” non corrisponde assolutamente al vero. E’ per questo che sporgerò querela anche perchè sono stanco di essere bersaglio di contumelie che ledono la mia dignità e la mia onorabilità.
QUESTA E’ LA STORIA DI UN LOBO CHE SI FINSE MORSO PER SENTIRSI VIVO. Poichè vorrei evitare di essere accusato anche di antropofagia (…cibarsi di carne umana), vi racconto come sono andate realmente le cose;perchè buona forchetta lo sono,ma non mangio cibo spazzatura.Ieri mattina,legittimamente e come da prassi (valevole da sempre e per chiunque), ho chiesto di poter passare da una commissione all’altra. Richiesta di normale routine. Il fortunato consigliere Di Nunzio,nominato illo tempore presidente della prima commissione,anzichè rispondermi con un semplice ”No” (sulla cui legittimità avremmo poi potuto discutere),colto da una improvvisa ondata di vigore istituzionale,ha ritenuto di manifestarmi il suo dissenso urlandomi innanzi a tutti i presenti che io sono un LADRO,un DELINQUENTE,che I VOTI OTTENUTI LI HO COMPRATI, E CHE IN QUELLA SEDE IO NON DOVEVO NEPPURE ESSERE SEDUTO. Poichè ho sufficienti primavere da aver imparato a controllare gli istinti che in alcune circostanze sarebbero sinceramente i più ovvi,ho ritenuto sufficiente e necessario avvicinarmi al mio agguerrito detrattore e pronunciargli una frase nell’orecchio.Una frase che ho espresso in perfetto italiano e che per questo gli ho delicatamente sussurrato nel canale uditivo. Il lobo,si sa,è zona erogena. E forse quello del fortunato consigliere Di Nunzio lo è così tanto da avergli dato l’impressione che al posto del sussurro delicato vi fosse stata la morsa dei miei denti. In verità gli unici morsi ricevuti,senza ombra di dubbio,sono stati quelli degli operatori turistici molisani, ivi comprese le nostre lodevoli pro-loco (che lui e qualche amico di vecchia e nuova data vorrebbero cancellare): addentati nell’orgoglio,nelle tasche e nella fiducia dai “risultati ottenuti” dal fortunato consigliere Di Nunzio. E forse quelli di invidia di chi avrebbe voluto essere al suo posto,entrato in Consiglio Regionale solo ed esclusivamente grazie al seggio in più che,con la disputa politica dell’amico Miniscalco e con i miei circa 3000 voti hanno fatto scattare l’ultimo seggio utile nella Provincia di Campobasso. Questi i fatti.Un sussurro che è stato trasformato artatamente,maldestramente e malignamente in un tentativo di morso. Un colpo di fortuna che è stato trasformato nella convinzione di avere la stessa rappresentatività di chi con più del triplo dei suoi voti in una Provincia grande 1/3 della sua,quel colpo di fortuna gli ha regalato.

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