Con l’approvazione del maxiemendamento
inserito nella legge finanziaria regionale approvato giovedì scorso, chi
lo ha votato, non certamente il sottoscritto, ha decretato la parola
fine per gli ospedali di Larino e di Venafro. “Il voto in Consiglio regionale di chi
da un lato si predica difensore del territorio di Isernia e Venafro e
nei fatti contribuisce ad impoverire ulteriormente questa nostra
provincia votando la chiusura del Santissimo Rosario, senza appello,
adotta un atteggiamento becero, di certo, non passerà inosservato ai
cittadini che hanno riposto in loro le speranze di rilancio. Si tratta
di un vero tradimento a cui arriverà presto il conto da pagare”. Il voto in aula, ha evidenziato ancora
una volta la volontà di indirizzare la sanità verso la gestione privata,
a discapito di quella pubblica. Una situazione inaccettabile a cui mi opporrò con tutte le mie forze, affinchè si inverta questa rotta verso il baratro”.
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